Viareggio, 14 giugno 2010 - Il rapporto tra letteratura e impegno, che poi è il dualismo centrale che ha segnato e segna la vita di tanti letterati, è stato il tema che ieri sera ha chiuso la tre giorni di dibattiti 'Anteprime', in piazza Duomo a Pietrasanta.

 

Con il dibattito tra due giganti, uno di buona parte dell’attivismo politico del secolo scorso, Mario Vargas Llosa, e l’altro dell’attualità, Roberto Saviano, che dopo la pubblicazione e la trasposizione cinematografica di 'Gomorra' vive sotto scorta.

 

La conversazione di chiusura è stata introdotta da Ernesto Franco, direttore editoriale di Einaudi. Come ad ogni incontro di 'Anteprime' anche il dibattito tra i due scrittori è stato seguito da un folto pubblico in piazza Duomo. Poche ore prima, sempre in piazza Duomo, Vargas Llosa aveva presentato il suo nuovo romanzo, ancora senza titolo definitivo, che racconterà la vita in Congo di Roger Casement, diplomatico britannico e patriota irlandese attivo nel Congo leopoldino della colonizzazione belga e autore di un rapporto contro le atrocità commesse nella colonia. Morì fucilato nel 1916, accusato di alto tradimento, per aver cercato di creare brigate combattenti filotedesche durante la I Guerra Mondiale, allo scopo di ottenere un riconoscimento dell’indipendenza irlandese.

 

L’incontro tra Saviano e Vargas Llosa invece non ha visto la presentazione di libri di prossima uscita, come in tutte le altre conversazioni di 'Anteprime', ma appunto si è snodato in un’appassionata conversazione dei due scrittori sul controverso tema dell’impegno nella letteratura.

 

Un tema molto forte e connaturato ai due protagonisti: uno, il peruviano, già candidato alla presidenza della repubblica nel Paese sudamericano contro Alberto Fujimori; l’altro al centro di vaste polemiche, ancora attuali, per la sua azione di denuncia nel suo primo romanzo no-fiction 'Gomorra', besteseller con oltre 10 milioni di copie vendute nel mondo, viaggio e denuncia nell’universo della camorra, dei suoi affari, ma anche delle sue caratteristiche antropologiche.