Viareggio, 10 marzo 2010 - Cronaca di un abbandono. Il quartiere Varignano è un mosaico di parchi deserti e palazzoni, stretto fra la via Aurelia e il fosso della ‘Farabola’. Un rettangolo di terra che si chiude, dietro le inferriate e le porte blindate, quando il sole tramonta.

 

Risuona l’allarme sicurezza. I residenti del quartiere si sentono abbandonati dall’amministrazione e dalle forze dell’ordine. "I più giovani si trasferiscono in altre zone della città — spiega Stefania Monica Bucci del Pd — e il quartiere sta lentamente invecchiando. Siamo rimasti in pochi a batterci perchè la zona abbia pari dignità con il resto della città".

 

Nei parchi, che calato il sole nessuno frequenta più, a far paura è soprattutto lo straniero ma neppure al riparo delle quattro mura i residenti si sentono al sicuro. Una serie di furti nelle abitazioni, anche in pieno pomeriggio, sta scaldando gli animi. "Ripristinare il vigile di quartiere — aggiunge la rappresentate del Pd — potrebbe rappresentare un deterrente contro i malintenzionati. Abbiamo perfino chiesto all’amministrazione che venisse istituito un distaccamento del comando di polizia proprio all’interno del quartiere". Ma qualcosa in questa direzione si sta muovendo.

 

Scommessa al buio. Per i pedoni attraversare la strada in tarda serata può considerarsi uno sport estremo. Come fanno notare i residenti della zona infatti, non solo la segnaletica orizzontale è sbiadita, ma anche l’illuminazione pubblica è carente. Senza contare che il potenziamento dei lampioni potrebbe contribuire a tenere alla larga i malintenzionati.

 

A proposito interviene Aldo Paoli, consigliere delegato per la periferia. "L’illuminazione del quartiere, i cui impianti sono in parte di proprietà Enel Sole e in parte della Viareggio Patrimonio — spiega — sono attualmente interessati da sopralluoghi tesi ad individuare eventuali carenze da parte dei tecnici". Il consigliere delegato assicura che sono in corso anche sopralluoghi e verifiche dell’ufficio lavori pubblici per valutare lo stato del manto stradale.

 

Oltre all’insicurezza c’è di più. L’incuria. In piazza Donatori di Sangue, da dicembre, tre grossi pini si sono piegati sotto i colpi violenti del vento e da allora sono rimasti così, accasciati. "L’assessore al decoro Athos Pastechi — aggiunge Paoli — ha già assicurato che gli interventi di recupero e la sostituzione delle piante in questione".

 

Dal vento al fuoco. Nel parco giochi in fondo a via dei Peecchi, qualche giorno fa, la piccola casina costruita da volontari dell’associazione ‘La fenice’ è stata misteriosamente incendiata. "Questi atti di vandalismo — fa sapere la portavoce del Pd Bucci — purtroppo non sono fatti isolati". La fotografia emblematica dello stato d’abbandono del territorio la fornisce la famosa ‘piazzetta’, al quartire Fontanini. Tra mattonelle divelte e panchine sradiche più che un luogo dedicato all’ozio nei pomeriggi primaverili sembra un campo di battaglia dopo il passaggio degli Unni.