Autisti Clap: "Accuse ingiuste, teniamo alla sicurezza dei pedoni"

Viareggio, 6 febbraio 2010 - «Perché l’assessore Athos Pastechi invece di lanciare accuse generiche non risponde alle richieste di incontro che da oltre un mese abbiamo fatto per migliorare il servizio in città?».

 E’ un blocco compatto, al di là delle sigle sindacali, quello degli autisti Clap che si è sentito «infilzato dalle parole infelici di un rappresentante dell’amministrazione comunale, proprietaria il 17% delle azioni della società dei trasporti». Pastechi nel mirino, dunque. C’è chi vuole rettifiche, chi scuse pubbliche, chi semplicemente la ripresa di un confronto («come c’era con la precedente amministrazione e come c’è stato anche con l’assessore Roberto Bucciarelli al quale abbiamo evidenziato alcuni problemi subiti risolti») con Pastechi nell’interesse di tutti.

«Perché quando siamo in strada, alla sicurezza dei pedoni, degli automobilisti e anche nostra ci teniamo tutti» hanno sottolineato in coro i sindalisti Davide Zurlo, Alessandro Natali, Nicola Da SanMartino, Maurizio Bianchini. Tra l’altro nel loro sfogo pubblico, gli autisti del Clap hanno puntato l’indice anche su alcuni incroci cittadini — fra i quali anche quello «maledetto» di via Vespucci e via Buonarroti — dove il sincronismo per il passaggio dei pedoni e dei mezzi non è l’ideale. «Siamo disposti ad aprire un bel tavolo di confronto con Pastechi — hanno spiegato i sindacali —: l’assessore si deve rendere conto che non parlare così a briglia sciolta senza conoscere i reali problemi che affrontiamo ogni giorno muovendoci in città.

Da tempo abbiamo segnalato anche un altro ‘punto dolente’ all’altezza della piazza Santa Maria, ma aspettiamo ancora di essere convocati». I sindacalisti hanno messo il dito nella piaga anche del mezzo della tragedia cosstata la vita al professor Razzuoli. «All’azienda — spiegano gli autisti — avevano fatto presente che esiste un ‘punto morto’ quando siamo alla guida: non riusciamo a vedere bene di fianco dallo specchietto. La risposta dell’azienda è stata molto semplice: si tratta di un mezzo che è stato regolarmente omologato...».