La trave di legno nel parco di Valdicastello
Pietrasanta, 27 agosto 2015 - Nessuno poteva immaginare che da un semplice intervento di pulizia, tra l’altro figlio di un sopralluogo casuale, potesse emergere un potenziale pericolo per l’incolumità pubblica, specie quella dei bambini. Invece è successo a Valdicastello, per la precisione al piccolo parco giochi di via Tre Fontane, dove una delle grosse travi in legno si è staccata stramazzando al suolo e sfiorando gli operai che erano al lavoro. Il fatto, com’è stato poi appurato, è che la trave, come tutte le altre, era appoggiata a un legno che più marcio non si può. Ma nessuno finora se n’era accorto in quanto la foltissima vegetazione del pergolato aveva nascosto la magagna, «abbracciando» appunto le pesantissimi travi in legno del pergolato.
Per fortuna le scuole sono ancora chiuse, visto che lì accanto ci sono le materne «Peter Pan» e i bimbi spesso vengono portati nel parco giochi, ma la cosa più importante è che il pericolo sia stato scongiurato. Merito dei quattro occhi, quelli del sindaco Massimo Mallegni e del capo gabinetto Adamo Bernardi, che durante un sopralluogo anti-degrado nella frazione carducciana hanno addocchiato quella specie di foresta tropicale abbarbicata sulle travi. In condizioni tali che avrebbero potuto crollare da un momento all’altro, com’è puntualmente avvenuto appena sono state messe le mani su quel groviglio. «Siamo stati fortunati – ammette Bernardi – perché nel tagliare quei rampicanti, cresciuti in maniera incredibile, gli operai hanno riscontrato che le travi erano appoggiate su legno marcio. Una volta rimossa la folta vegetazione, una delle travi portanti si è infatti staccata dalle colonne sbattendo a terra, per fortuna senza colpire nessuno. La vegetazione, a causa delle sue dimensioni – conclude Bernardi – di fatto aveva impedito fino a pochi giorni fa di valutare lo stato di fatiscenza e di pericolosità della struttura, che si trova all’interno del parco giochi limitrofo alla scuola materna di Valdicastello. Un pericolo che per fortuna abbiamo scongiurato».
Daniele Masseglia