La casa dell’arresto (foto Umicini)
Camaiore, 25 marzo 2015 - ".... Pertanto è condannato a sedici anni e 10 mesi di reclusione". Quando ha sentito quelle parole pronunciate da Valentino Pezzuti, presidente del collegio giudicante in Corte di Assise, l’imprenditore camaiorese Roberto Romanini ha avuto un sobbalzo. Probabilmente non se lo aspettava anche se il suo legale, Maurizio Tonnarelli pur sottolineando - visto dal suo punto di vista - "l’assoluta inattendibilità del grande accusatore di Romanini" gli aveva suggerito di non fare la bocca "all’assoluzione". Così sia il presidente del Tribunale che i giudici popolari hanno sposato la tesi dell’accusa sostenuta dal pm della Dda di Firenze, Ettore Squillace Greco che aveva chiesto la pesante condannana per il sequestro di persona e l’estorsione nei confronti di Loreno Dalla Valle, l’ex socio in affari dell’imprenditore camaiorese. "Faremo ricorso in Appello - ha annunciato l’avvocato Maurizio Tonnarelli, - non appena avremo letto le motivazioni della sentenza".
IL SERVIZIO COMPLETO SU "LA NAZIONE" IN EDICOLA GIOVEDI' 26