Finito il calvario burocratico del Cinema Eolo, diventerà il nuovo mega store casual Alcott

Il Comune ha dato il gradimento, l’apertura dopo l’estate: 800 metri di area vendita

 L’ex Cinema Eolo, chiuso, si trasformerà nel mega store del famoso marchio di abbigliamento casual: in foto l’inaugurazione a Milano

L’ex Cinema Eolo, chiuso, si trasformerà nel mega store del famoso marchio di abbigliamento casual: in foto l’inaugurazione a Milano

Viareggio, 8 luglio 2015 - Eppur si muove. Non sarà Zara, che di fronte a tanti ostacoli burocratici, e forse per la troppa permanenza dei suoi manager in città fino a rendersi conto che Viareggio non valeva più la pena, ha rinunciato ad aprire un megastore all’Eolo. Ma dopo anni di tira e molla le sorelle Bertuccelli hanno ottenuto il gradimento del comune per l’affitto dell’ex cinema, e quindi sta per partire la ristrutturazione interna che entro l’inverno vedrà il debutto in Passeggiata di un altro grande brand internazionale di abbigliamento giovanile.

AL POSTO di Zara arriva Alcott, società italianissima a dispetto del secondo marchio Alcott Los Angeles, che ha 150 punti vendita in franchising nel mondo. In passato, in piazza Cavour, erano stati aperti due piccoli negozi. Ma adesso la Capri Srl, il franchising che gestirà l’ex Eolo, si prepara a fare le cose in grande. Una volta risistemati gli interni l’ex cinema offrirà 800 metri quadri di area vendita per l’abbigliamento casual dei giovani, uomo e donna, più circa 400 mq per i magazzini. Un grande negozio, ma nulla in confronto al mega store inaugurato a febbraio scorso in via Torino a Milano: un intero palazzo. Non ci sarà l’area vendita in soppalco come avrebbe voluto Zara, e nemmeno il seminterrato che aveva creato qualche problema finanziario e burocratico. L’avventura di Alcott è iniziata nel 1988, e 27 anni dopo arriva anche a Viareggio.

LE PROSPETTIVE della ricaduta occupazionale dovrebbero portare gli addetti del nuovo store a circa 40 unità almeno in estate. Da notare che Alcott, generalmente, produce indumenti di buona qualità, rispetto al prezzo, da non considerarsi proprio ciarpame made in China o Vietnam. E poi ci saranno le solite polemiche per la Passeggiata che perde un altro cinema – benché chiuso da parecchio tempo – a favore di un nuovo negozio di «cenci». Falso problema, perché i cinema mono schermo ormai non vanno più, mentre Viareggio ha perso tutti i treni per ospitare una moderna multisala, rinunciando anche all’attrattiva di seconda piazza cinematografica per sbigliettamento dopo Firenze, come era fino a due decenni fa: sorpassata perfino da Pisa e da Massa. Intanto, però, Fabrizio Larini e i suoi soci attendono ancora una risposta dal comune per costruire anche se tardivamente il multiplex a Viareggio, e alla fine andranno a realizzarlo nella Versilia Nord.

Beppe Nelli