Ciabatte, grucce e accappatoi: anche i miliardari rubano in hotel

Le rivelazioni di Salvatore Madonna, uno degli albergatori italiani più conosciuti e proprietario dell’esclusivo hotel Byron

Salvatore Madonna

Salvatore Madonna

Forte dei Marmi, 22 luglio 2016 - ANCHE i miliardari...rubano in hotel. Gli oggetti più ambiti? Accappatoio, posacenere e ombrello. Una tentazione che non fa cedere dunque solo i comuni mortali ma anche stelle dello spettacolo e paperoni russi: a rivelarlo è Salvatore Madonna, uno degli albergatori italiani più conosciuti e proprietario dell’esclusivo hotel Byron di Forte dei Marmi, che ospita star internazionali come Naomi Campbell, Donatella Versace e Daniel Craig («che però nulla hanno a che vedere con gli episodi indicati», sottolinea Madonna). «Una delle cose più ambite, credo sia ancora l’accappatoio di spugna con logo dell’albergo.

È uno degli oggetti che viene preso più volentieri, seguito subito dopo dal posacenere e dall’ombrello», confida l’imprenditore. Tra i desiderata compaiono anche le ciabatte di spugna, i prodotti da bagno come shampoo e bagnoschiuma, il calzascarpe rigorosamente in legno, le grucce e i sacchetti cortesia in stoffa che l’albergo mette a disposizione dei suoi ospiti per la biancheria. Si portano via per la loro originalità ma anche per magari richiedere a un negozio di fiducia di riprodurli. «Se viene rubato o portato via l’ombrello dell’albergo – evidenzia Madonna – è comunque divulgare il proprio logo al di fuori della struttura. Ci sono elementi che ci fa piacere vengano presi e altri un po’ meno».

Poco gradita infatti, è la sottrazione di amenities come le profumazioni da camera, gli immancabili cartellini per maniglia ‘Non disturbare’, i portachiavi o le candele personalizzate che i clienti trovano nella stanza. Gli oggetti che i clienti sottraggono dalle suite rappresentano un danno economico: al Byron costo annuo degli articoli rubati si aggira intorno ai 5mila euro. Ma qual è la politica attuata contro i ‘cleptomani’ dell’albergo? «Abbiamo un buon numero di clienti affezionati che tornano ogni anno e il rischio di andarli a aggredire o punire sarebbe controproducente – premette Madonna – sicuramente con gli avventori occasionali cerchiamo invece di essere più attenti. Se ci sono cose di valore facciamo in modo di controllare prima della loro partenza che siano in camera». Nonostante non vengano presi provvedimenti seri nei loro confronti, Madonna ammette di appuntare nomi e cognomi su una sorta di black list. Nella quale comparirebbero anche guest star di fama internazionale del mondo della moda, dello spettacolo o della musica, particolarmente avvezze alla sottrazione di souvenir d’albergo. «Ci chiedono di portarsi via le profumazioni che usiamo nelle camere – confessa – gli accappatoi, i suppellettili che abbiamo nel ristorante, come un particolare piatto e ovviamente non possiamo dire loro di no».