E’ arrivato il commissario Pozzoli: «Faremo dei tagli, sarà inevitabile»

Intanto per lui 60 mila euro. «Ma mi sono autodecurtato il compenso»

Pozzoli

Pozzoli

Viareggio, 27 settembre 2014-  E’ INIZIATA l’era Stefano Pozzoli al Carnevale di Viareggio. E la sensazione — per carità di sensazione si tratta — è che iniziata anche una stagione da lacrime e sangue per Burlamacco. Il contabile fiorentino ha avuto il compito dal Governatore Enrico Rossi e dal sindaco Leonardo Betti di spulciare nei conti di palazzo delle Muse e di organizzare un’edizione 2015 all’insegna del risparmio e della spending review, anche a costo di incidere profondamente con il bisturi. Ma intanto con un aggravio di costi in più per il bilancio 2015 del Carnevale. Per il suo incarico la Regione ha fissato un compenso di 60 mila euro (lordi, va detratto il 20%) per 9 mesi di lavoro. «Ma io — ha detto — mi sono autoridotto il compenso di un altro 20%. Ma non ditelo a mia moglie...», scherza. Se vogliamo questa è l’unica informazione certa. Per il resto è tutto prematuro e restano in vario modo eluse o abilmente evitate tutte le domande che hanno riguardato la prossima edizione: con quanti e quali soldi, con quali e quanti tagli e dove. Partiamo dalle domande più facile: che cosa sa del Carnevale di Viareggio? «Il ricordo più bello della mia infanzia risale proprio al Carnevale di Viareggio. Per cui sono onorato e felice. Spero di poter risolvere i problemi». La situazione del Carnevale di Viareggio è... «Drammatica. La mia presenza qui serve ad evitare che la Fondazione si estinguia e che inizi la procedura di messa in liquidità». La partita del 2014 si chiude come? «Esiste un accordo politico. La Regione ci comunicherà a breve come intende onorare questo suo impegno». Il mutuo di cui si parla per coprire il disavanzo di circa 1 milione su chi ricadrà? Sul Comune? «Non sappiamo ancora se ci sarà il mutuo o se sarà praticata un’altra strada». Veniamo al 2015. Con quali e quante risorse faremo il Carnevale? «Con le risorse che si hanno a disposizione, sempre garantendo la sopravvivenza della manifestazione. Ma sicuramente senza spendere un euro in più di quello che avremo a disposizione». La Regione coprirà il contributo che il Comune non è più in grado di erogare? «Quello non lo so ancora. Oggi sappiamo che la manifestazione può contare su circa 2 milioni che provengono dagli incassi del botteghino e da sposnsor che garantiscono appena 300 mila euro. Qui dovremo migliorare». Come? «Vedremo se sarà il caso di appoggiarci a una ditta pubblicitaria. Io ho già mandato delle e-mail a delle aziende che conosco. E lunedì avrò già altri incontri». Ci saranno tagli? E riguarderanno le costruzioni? «Ho richiesto ai revisori dei conti il dettaglio di tutte le spese. I carri incidono per circa il 50%. Voglio vedere anche il costo del singolo carro e vedremo cosa fare». Al momento nega l’ipotesi di tagliare le costruzioni, però poi parla di selezione per merito riguardo ai costruttori. Come dire: preparatevi, perché tanti spazi di trattativa sembrano non esserci.  Paolo Di Grazia