Carnevale: bilanci, burocrazia e meteo avverso. La triplice sfida del rione Marco Polo

Da oggi a domenica aperte le cucine. Poi balli e musica fino a notte OFFESE E MINACCE PER IL CARRO SU SALVINI / CARNEVALE: IN 40MILA SUI VIALI A MARE

Il Marco Polo raccoglie da oggi il testimone dalla Darsena

Il Marco Polo raccoglie da oggi il testimone dalla Darsena

Viareggio, 12 febbraio 2016 - SCORAGGIATI dalle previsioni meteo, e da quelle di bilancio. Fino a poche ore fa il rione Marco Polo – in programma venerdì, sabato e domenica – è rimasto in sospeso, poi un sussulto d’orgoglio. «Ci proviamo, andiamo avanti». Confessa un po’ d’ansia Neno Biancalana, tra gli storici organizzatori della festa nel cuore di Don Bosco. «Sono lontani i tempi in cui potevamo permetterci il lusso di divertirci...» sospira. Ed elenca esperienze come il Grande Fratello, allestito dietro la vetrina di un negozio di via Marco Polo, lo Scoglione, il Coriandolo Factor sulle mosse del talent di Rai 2. «Iniziative che rendevano tutto più leggero, e che oggi non abbiamo più la forza di organizzare. Completamente concentrati a far quadrare i conti e a risolvere gli impacci burocratici ci siamo dimenticati del Carnevale».

Per questo, oggi, ogni ostacolo sembra insormontabile. Taglia il fiato e fiacca le idee. «Le previsioni meteo per il fine settimana erano pessime, così abbiamo avuto una mezza idea di annullare tutto. Poi – prosegue Neno – col passare delle ore, sono un po’ migliorate e abbiamo trovato il coraggio di provarci». E per mettersi al sicuro da eventuali peggioramenti gli organizzatori hanno deciso di replicare la festa, prendendo il posto e con il sostegno del Carnevale Storico alla Vecchia Viareggio programmato per il 26, 27 e 28 febbraio. In programma, per questo primo week end, una sorpresa dedicata agli innamorati sul piazzale della chiesa, che resta ancora avvolta in un po’ di mistero. Ma una riflessione è d’obbligo. «Già lo scorso anno – aggiunge Biancalana – abbiamo notato una flessione nella partecipazione popolare. I rioni sono completamente autofinanziati, e riescono a sopravvivere grazie agli incassi delle cucine».

Che non rendono più come una volta, quando i gruppi di amici e le famiglie si riunivano intorno ai tavoli o abbarbicati su un marciapiede per una tordellata in compagnia. «Non so cosa abbia determinato questa situazione, se oltre alla crisi economica stiamo affrontando anche una crisi di identità, di condivisione, di partecipazione. Credo che arrenderci oggi però non serva a niente, anzi. Rischierebbe di allontanare ancora di più i giovani da questa bellissima tradizione che sono le feste rionali. Ed è anche per questo che non molliamo. Andiamo avanti, confidando nel tempo e nella nostra città».

Mdc