Campo nomadi di Torre, chiusura e proteste. Del Ghingaro: "E' inabitabile"

Sit-in davanti al Comune, appello di un gruppo di associazioni: "E' stata una decisione unilaterale"

Il campo nomadi di Torre del Lago

Il campo nomadi di Torre del Lago

Viareggio (Lucca), 23 giugno 2016 - Stamani 'sit in' di protesta davanti al Comune di Viareggio della comunità rom e di alcune associazioni contro la decisione di chiudere il campo nomadi di via Cimarosa nella frazione di Torre del Lago.

Una decisione che il sindaco Giorgio Del Ghingaro spiega così: "La relazione dell’Asl è di quelle che non lascia dubbi. Si parla, senza mezzi termini, di inabitabilità del campo e sottolinea gravi carenze igieniche e perfino il pericolo di folgorazioni. Una situazione _ continua Del Ghingaro_ che da anni si trascina nell’indifferenza dei più: però a Viareggio come sempre si sarebbe preferito rimandare perché i rom, nell’immaginario comune, sono argomento scomodo per chiunque si approcci alla questione. Bene, questo non è il mio stile: io non chiudo gli occhi davanti a bambini che nascono e crescono in pozze di fango, non volto la testa davanti a persone trattate come sacchi di immondizia lasciati in un angolo poco frequentato. Senza contare la questione legalità: situazioni al limite della legge, bene o male calmierate con interventi spot ma senza mai un’azione che sia decisiva. Ora basta. E’ il momento di intervenire e lo faremo al più presto. Come sindaco e come massima autorità sanitaria, non posso permettere che una situazione simile venga ignorata".

Dal canto loro, le associazioni che protestano giudicano assolutamente negativo l'atteggiamento dell'amministrazione comunale di Viareggio che si sarebbe rifiutata di incontrare i loro rappresentanti insieme alla comunità rom nonostante ripetute richieste. Tra i firmatari di un appello le associazioni Comunità Rom, Berretti Bianchi onlus, Gruppo Uomini, Casa delle Donne, Legambiente Versilia, Anpi, Consultorio Transgenere. "È stata presa una decisione unilaterale per lo smantellamento del campo rom a Torre dl Lago - scrivono le associazioni - che non fa seguito ad un progetto di inclusione come auspicato dall'Unione Europea e dalla strategia di inclusione di Rom, Sinti e Camminanti. L'atteggiamento autoritario della giunta Del Ghingaro causerà altra emarginazione i cui effetti negativi ricadranno su tutta la città". Secondo le associazioni "le famiglie rom verranno disgregate, i bimbi e le bimbe sradicati dalla scuola. Impedita qualsiasi possibilità di emancipazione e inserimento nel tessuto sociale". Le associazioni vogliono un confronto con l'amministrazione.

Del Ghingaro va avanti per la sua strada: "L’ordinanza _dice il sindaco_ è firmata, di concerto con la prefettura e con il supporto costante dei servizi sociali, risolveremo anche questa vicenda. Una volta messi in sicurezza gli abitanti del campo, con un occhio di riguardo come doveroso per i minori, dovremo ripulire tutta la zona. Perché a Viareggio non ci siano più discariche a cielo aperto né ghetti più o meno tollerati. Nella nostra città non ci sono vite di serie A e vite di serie B – conclude il sindaco -. Esistono le persone, che devono avere tutte pari dignità e tutte senza distinzione, pari trattamento e opportunità".