Forte dei Marmi, il sindaco chiede di far slittare l'inizio della scuola. Ma il ministro dice no: "Sarebbe un danno per le famiglie"

La proposta di Buratti per aiutare l'industria del turismo balneare messa in crisi dal maltempo di questa estate. Giannini: "Le Regioni hanno già comunicato i calendari". Rossi: "Piuttosto allunghiamo la stagione balneare"

La scuola riparte senza dad e mascherine

La scuola riparte senza dad e mascherine

Forte dei Marmi, 18 agosto 2014 - Per recuperare (almeno in parte) un po' di stagione turistica, dopo un'estate molto piovosa, il sindaco di Forte dei Marmi, Umberto Buratti. avanza una richiesta al ministro dell'istruzione Stefania Giannini: far slittare di due settimane, a fine settembre, il ritorno sui banchi di scuola.

Una richiesta arrivat anche da altri comuni "marini" (Rimini, per esempio) alla quale il ministro Giannini risponde negativamente: "Al sindaco e a quanti in queste ore si concentrano sull'ipotesi di rinviare l'apertura dell'anno scolastico non posso non ricordare che i calendari con le date di inizio e di fine delle lezioni vengono deliberati dalle Regioni che li hanno già comunicati alle scuole e al ministero in tempo utile per consentire la programmazione delle attività didattiche".

Il sindaco Buratti, in una nota, ha spiegato che due anni fa, quando adottò l'ordinanza sulla chiusura posticipata degli stabilimenti (fino ai primi di novembre per abbracciare così anche il Ponte di Ognissanti), "fu il tempo particolarmente clemente, con giornate calde e soleggiate che ci spinse a prendere questa decisione. Ci sembrò un peccato" chiuderli "con quelle favorevoli condizioni climatiche e un flusso ancora consistente di turisti". Oggi, aggiunge, "la situazione è un po' diversa, anche se l'obiettivo è lo stesso: prolungare il periodo turistico, con offerte diversificate, in grado di richiamare presenze sul territorio, in un periodo meno affollato, ma di certo non meno affascinante. Purtroppo l'apertura a meta' settembre delle scuole penalizza i potenziali turisti italiani. Per questo ho deciso di chiedere al ministro Giannini di posticipare a fine settembre la riapertura dei plessi scolastici, con la speranza che, viste le eccezionali avverse condizioni climatiche di questa estate, l'autunno possa essere piu' clemente. Credo che possa essere un concreto aiuto all'economia turistica". Del resto, ricorda, "quando ero un giovane studente le scuole iniziavano il primo ottobre". Posticipando di 15 giorni la riapertura delle scuole, conclude, "le famiglie potrebbero diversificare le vacanze preferendo magari il settembre al più gettonato agosto".

Diversa, come detto, l'opinione del ministro Giannini: "Ringrazio il sindaco Buratti per la lettera che mi ha inviato. Io, come lui, ho potuto constatare le difficoltà create alla stagione turistica dalle cattive condizioni meteorologiche. Le scuole - prosegue il ministro - nella loro autonomia possono chiedere lievi variazioni rispetto al calendario regionale, a patto di garantire i 200 giorni minimi di lezione previsti per legge. Nella maggior parte dei casi le richieste riguardano aperture anticipate che consentono di programmare pause flessibili nel corso dell`anno scolastico. In questo caso, invece, la richiesta di segno opposto potrebbe entrare in contrasto con gli impegni delle famiglie, nostre vere interlocutrici, dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro. Al sindaco Buratti garantisco la mia collaborazione e sono pronta a incontrarlo, magari proprio in spiaggia, confidando in un miglioramento del tempo",

"Questa ipotesi non si pone, come ha chiarito la ministra Stefania Giannini". Così il governatore toscano Enrico Rossi sulla proposta di far slittare l'inizio della scuola all'1 ottobre per dare una mano alla località balneari. Rossi si è detto però favorevole a un allungamento della stagione turistica al mare, proprio in considerazione dei risultati critici delle scorse settimane, causa maltempo e ha lanciato per domani in Regione un vertice per discutere di possibili iniziative di promozione.

Riguardo alla scuola, si ricorda che il calendario in Toscana - il via è il 15 settembre - è scaturito da "un'ampia consultazione con le categorie sociali" ed è deciso, spiega Rossi, "dalla Regione, che deve comunque garantire nel corso dell'anno lo svolgimento di un certo numero di giorni di lezione e il rispetto delle festività nazionali. Se l'anno scolastico si facesse cominciare l'1 ottobre finirebbe il 25 giugno" C'è poi un "un quadro nazionale di cui tenere conto", con 14 Regioni al via il 15 settembre, 5 nei giorni immediatamente precedenti, 2 il 17.

Rossi si è invece detto favorevole ad allungare la stagione balneare, per la quale l'attuale normativa stabilisce un periodo minimo di apertura, dal 15 giugno al 15 settembre, facoltativo prolungarla. La proposta "a cui stiamo lavorando - spiega Rossi - è quella di sostenere immediatamente con fondi freschi, già individuati, le eventuali iniziative e le attività che verranno organizzate oltre il termine del 15 settembre". Domani "appuntamento operativo" in Regione, invitati rappresentanti di categorie economiche, balneari e Anci. I funzionari regionali, si spiega ancora, hanno già verificato una specifica disponibilità finanziaria, che Toscana Promozione potrebbe utilizzare fin da subito per sostenere progetti e iniziative in grado di attirare l'attenzione di una clientela orientata a trascorrere al mare le giornate di settembre. Un ulteriore aiuto potrebbe arrivare dalle iniziative della Settimana della cultura (9-19 ottobre). Proprio in Toscana l'anno scorso ci furono polemiche da parte di operatori turistici per la decisione della Regione di far tornare in classe gli studenti l'11 settembre.