Stamati nuovo presidente della Bcc

«Banca ad altissimi livelli, difficile eguagliare il mio predecessore»

Viareggio, 19 maggio 2015 - IL VERDETTO era nell’aria dopo le votazioni del 9 maggio per il rinnovo del Cda: alla Banca di credito cooperativo finisce infatti l’era Guidugli, con Enzo Stamati eletto nuovo presidente per il prossimo triennio. Classe ’63, sposato con un figlio (di 12 anni) e dirigente amministrativo Asl, Stamati è consigliere dal 2000 ed era vice presidente dal 2006. Gestire un «tesoretto» di oltre 4mila soci e 130 dipendenti sarà una sfida non da poco, ma l’entusiasmo di certo non gli manca.

Che sapore ha la prima volta?

«Non mi aspettavo un risultato così preponderante, il merito è di una grande coesione tra amici e con il territorio. Il vero segreto infatti è fare gruppo: il gioco di squadra è fondamentale, lo è anche nella mia attività principale».

E il testimone di Guidugli?

«Lo so, non sarà facile eguagliare chi ha dimostrato di essere un ‘grande’ sia come professionista sia come tecnico bancario, con una dialettica e una conoscenza a 360° davvero enormi. Guidugli ha condotto la banca ad altissimi livelli, facendola diventare la più importante in Toscana. Il mio pensiero è avvicinarmi a lui il più possibile: sarebbe straordinario ripetere quello che fatto».

Lo stato di salute della Bcc?

«Gode di un bilancio di tutto rispetto anche nei confronti delle altre ‘consorelle’. Una banca sana e solida, con un valore aggiunto: il personale, è un onore poter contare su dipendenti così preparati».

Aprirete nuove filiali?

«Dopo aver acquistato i due sportelli della Banca Apuana e inaugurato quello di Vezzano Ligure penso che al momento dovremo consolidare queste due realtà. Il mio obiettivo è mantenere i numeri attuali e difendere la territorialità della banca facendo girare l’economia nelle zone di nostra competenza. Non ultimo, salvaguardare il personale: 130 dipendenti con famiglie alle spalle, questa è un’azienda che produce redditi a tante persone».

Il futuro come sarà?

«Puntiamo sulla presenza dei soci giovani, vogliamo infondere entusiasmo e speranza».

Il caso Banca Apuana?

«Acquisendola abbiamo chiuso il cerchio a livello territoriale. Ha i suoi problemi, ma la gestione non ci preoccupa perché è seguita e monitorata al 100%».

Daniele Masseglia