Acque del mare pulite: procedura di massima urgenza, impianti in funzione a fine luglio

Incontro tra i soggetti coinvolti per definire i progetti per rendere più puliti gli sbocchi a mare dei tre corsi d'acqua

Divieto di balneazione la scorsa estate (foto Umicini)

Divieto di balneazione la scorsa estate (foto Umicini)

Viareggio, 27 maggio 2015 - Si accelerano i tempi. E come sottolinea il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto si segna il punto di non ritorno con quello che ha comunque una specificità importante: si tratta del primo progetto del genere a livello mondiale. Ieri è stata una giornata importante nella vicenda della prevenzione e della lotta all’inquinamento del nostro litorale che ha nella balneazione un elemento fondamentale della sua economia turistica. I soggetti in campo si sono ritrovati definendo il fatto che i progetti per rendere più puliti gli sbocchi a mare dei tre corsi d’acqua (Fossa dell’abate, Tonfano e Fiumetto) sono pronti. Ma non ci sarà soltanto questo, come vedremo. Ma procediamo per step.

La scelta definitiva come è noto è quella della ionizzazione ed è definitivamente tramontata l’ipotesi dell’acido peracetico. E’ stato fatto il punto sui controlli di mesi, delle videoispezioni nelle fognatuire nere e bianche che spesso sono alla radice dei fenomeni di inquinamento. Si è deciso, e questo è un fatto fondamentale, che si vada a una conferenza dei servizi con procedura abbreviata entro i primi sette giorni del mese di giugno. Questo significa che il mese di luglio sarà quello dei lavori con l’entrata in funzione degli impianti a fine luglioo al massimi ai primi di agosto. Al tavolo di ieri hanno partecipato i rappresentanti di Regione, Comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Forte dei marmi, di Arpat, Consorzio di bonifica e Gaia. Soggetti che faranno parte della prossima conferenza dei servizi. Ma non ci si fermerà qui. Ci sarà un complesso sistema di controllo a monte e a valle per accertarsi della validità dell’intervento e si sarà un campionamento continuo della qualità dell’acqua.

Arpat si è impegnata anche ad effettuare un monitoraggio a monte, prima cioè che le acque vadano in mare, oltre ai campionamenti che riguardano le acque marine che le competono per legge. Nella sostanza sarà un controllo continuo e più diffuso. «Ora si va spediti – spiega il sindaco di camaiore Alessandro Del Dotto – e abbiamo voluto inviare un segnale preciso». E la presenza in campo anche dei tecnici dell’Università di Pisa conferma che il progetto è importante ed unico. E sarà oggetto anche di studi scolastici ancora più accurati.