Il tappeto verde nel fosso? Un rischio per la balneazione

Allarme sulla Fossa dell’Abate: da sabato mattina sono tornate a fiorire le alghe

Tappeto di alghe nel fiume (foto Umicini)

Tappeto di alghe nel fiume (foto Umicini)

Viareggio, 29 giugno 2015 - ALLARME... arancione sulla Fossa dell’Abate: da sabato mattina sono tornate a fiorire le alghe, tanto che in alcuni punti il corso d’acqua sembra un tappeto verde. Allarme... arancione perché nonostante all’orizzonte non siano previsti burrasche o piovaschi (con tutto quel che consegue, soprattutto con il rischio che una volta trascinate verso il mare possano alterare i valori dei controlli dell’Arpat sulla qualità dell’acqua di mare) non si presentano bene. E verso sera, il tappeto verde emette un brutto odore. «E’ una spada di Damocle - sottolinea Luca Petrucci, presidente dell’associazione Balneari di Lido di Camaiore - su tutto il settore: non vorremmo trovarci nel bel mezzo della stagione con un altro divieto di balneazione fra capo e collo». Qualcosa per rispondere in maniera operativa alla proliferazione delle alghe - destinata ad aumentare ancora se il termometro dovesse alzarsi ancora - è stato fatto. La conferma, attraverso l’ufficio stampa, arriva prima dal sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto e poi dall’assessore all’ambiente Marcello Pierucci. «E’ stata raggiunta un’intesa anche con il Consorzio di Bonifica - hanno spiegato - per cui spetta ai loro operai la raccolta delle alghe dal corso d’acqua: verranno poi stoccate sugli argini. Noi (Camaiore n.d.r.) e Viareggio dovremmo smaltirle in maniera adeguata. Ma c’è da fare presto perché non c’è mai da stare tranquilli».

IN EFFETTI da ieri mattina, la Fossa dell’Abate - nel tratto che va dalla Cateratte fino alla foce - è un osservato speciale di tutti rappresentanti delle categorie economiche. «Lido di Camaiore - ha spiegato ancora una volta il sindaco Alessandro Del Dotto - non può permettersi un altro divieto. Ovviamente né Lido di Camaiore né tutte le altre località della zona che vivono di turismo». Del Dotto ha messo nuovamente l’accento sulla realizzazione in tempi record degli impianti di ionizzazione per garantire una maggiore sicurezza per la balneazione. Staremo a vedere se anche questa corsa contro il tempo potrà essere vinta oppure se le categorie economiche dovranno rimanere con il cuoricino in occasione dei prossimi prelievi dell’Arpat.