Spariscono quadri d’autore e gioielli, furto su commissione? No, la badante

A processo una donna di 35 anni che accudiva una pensionata

Badante (Frascatore)

Badante (Frascatore)

Viareggio, 26 febbraio 2015 - LA GIOVANE badante italiana di una pensionata viareggina – vedova di un importante dirigente di banca con la passione per l’arte – aveva un debole per i quadri d’autore: tele di pregio firmate Fattori, Levy, Nomellini e Chini, che facevano bella vista alle pareti della villa, erano sparite all’improvviso, alimentando il sospetto che ad agire fosse stata una banda di professionisti specializzata in furti di opere d’arte. Ma le successive indagini del commissariato hanno permesso di incastrare le 35enne badante, originaria di Camaiore, che si alternava con altre due colleghe nel sostegno quotidiano all’anziana. Una volta rinviata a giudizio, la giovane imputata comparsa di fronte al giudice del tribunale di Lucca Nidia Genovese, ha chiesto il giudizio abbreviato: deve rispondere di furto aggravato e di ricettazione. La sentenza verrà pronunciata il prossimo 30 marzo. In quella udienza, verrà valutata anche la posizione di titolari di negozi di antiquariato e gallerie d’arte della Toscana sui quali pende l’accusa di ricettazione. Solo una parte dei quadri rubati sono stati recuperati. La polizia ha stimato che la badante versiliese nell’arco di tempo in cui è stata a servizio dalla pensionata, abbia rubato oggetti per un valore superiore a 250mila euro, solo una parte recuperati.

A INSOSPETTIRSI della sparizione dei quadri erano state le figlie della pensionata che tra l’altro si erano anche accorte come dalla cassaforte mancassero gioielli e preziosi di proprietà della mamma. L’ipotesi investigativa sulla quale avevano inizialmente lavorato i poliziotti era quella di un furto su commissione. Ma i rilievi della polizia scientifica non avevano fatto emergere nessun segno di effrazione alle porte e alle finestre. Un passo alla volta gli inquirenti – notando che la badante italiana frequentava assiduamente i negozi Compro Oro in città – hanno concentrato le attenzioni proprio su di lei. Nel corso di una perquisizione domiciliare nella sua casa di Camaiore, gli agenti non solo hanno poi trovato una parte dei gioielli e dell’argenteria rubata, ma anche un duplicato della chiave della cassaforte.

UNA VOLTA scoperta, la badante ha raccontato anche la «sua» verità: aveva bisogno di soldi e rubare i quadri e rivenderli a compiacenti gallerie le sembrava lo strumento più semplice per fronteggiare il difficile momento economico. Gli inquirenti hanno anche recuperato una parte dei quadri – in particolare una tela di Fattori, il pezzo più pregiato della collezione – indagando per ricettazione i titolari dei negozi.