Anziana sola cade in casa, salvata dopo quattro giorni

Non riusciva a muoversi e nessuno ne udiva i lamenti: il lieto fine grazie all'intervento della Municipale

La polizia municipale di Pietrasanta

La polizia municipale di Pietrasanta

Pietrasanta, 26 agosto 2015 - Senso di impotenza, solitudine e magari qualche preghierina sperando in un miracolo. Che è poi avvenuto, per fortuna. E’ quello che deve aver provato una 92enne di Torino, in vacanza nella sua casa di Fiumetto, dopo essere rimasta per quattro giorni sdraiata in terra senza che nessuno riuscisse ad accorgersi della sua assenza o a sentire i suoi lamenti. Ma quello che poteva trasformarsi in un triste dramma della solitudine ha preso le sembianze di un fine che più lieto non si può.

L’anziana, che abita al primo piano di una palazzina ed è vedova (senza figli), era caduta venerdì sera nel soggiorno, sbattendo la testa. Sfortuna nella sfortuna, la sua casa dà sul retro e i vicini, un’anziana con una figlia sordomuta, non si sono accorti di nulla. Descritta dai suoi conoscenti come un’arzilla vecchietta che fino all’anno scorso veniva da sola in auto da Torino, è rimasta in quelle condizioni, chissà con quali pensieri, fino alle 11 di ieri mattina, quando le sue urla sono state udite dalla dipendente di una struttura ricettiva confinante. Il passaggio di una pattuglia della polizia municipale ha concesso al fato di prendere penna e calamaio e riscrivere il finale. Allertati dalla donna, gli agenti hanno scavalcato il cancello e sfondato la porta, avvisando nel frattempo vigili del fuoco, polizia di Forte e ‘118’. L’hanno trovata dolorante ma cosciente, in condizioni igieniche facilmente immaginabili, mentre all’esterno la gente ha seguito i soccorsi con apprensione. La 90enne è stata quindi portata al «Versilia», dov’è tuttora ricoverata: i medici l’hanno trovata disidratata, ma senza fratture. «I miei complimenti agli agenti intervenuti – scrive il responsabile del comando Giovanni Fiori – perché con la loro prontezza hanno scongiurato che il prolungamento della permanenza in quello stato potesse pregiudicare ancor di più le condizioni dell’anziana».

Daniele Masseglia