Alla Lecciona niente bagnini neanche nel clou dell’estate

Infuriano le polemiche delle opposizioni

Bagnini in spiaggia

Bagnini in spiaggia

Viareggio, 28 luglio 2015 - Il sindaco ha confermato che nel bilancio del commissario fu proposta una spesa di 48 mila euro per i bagnini alla spiaggia libera della Lecciona, ma il progetto degli uffici comunali costava 70 mila euro e, non potendo aumentare la spesa causa dissesto, il servizio non venne affidato.

Comunque, non verrà fatto nemmeno per il solo mese di agosto, per due ragioni. C’è da fare una gara che, secondo il sindaco, finora non era mai stata fatta e quindi mancano i tempi; e non vale la pena nemmeno fare la cosiddetta gara rapida informale, stante l’urgenza di garantire il servizio di salvataggio sulla spiaggia libera, perché secondo l’amministrazione non c’è l’emergenza. Torma la tesi per cui la legge obbliga i comuni rivieraschi, per le spiagge libere, solo a mettere un’adeguata cartellonistica di avviso. Ma, se il povero giovane affogato giorni fa fosse sparito in acqua qualche centinaio di metri più in là, le polemiche avrebbero travolto il comune. Infatti, anche se Del Ghingaro non demorde dalla sua posizione (e non si vede quanto potrà andare avanti con la linea del «non parlo e non rispondo alle polemiche»), le polemiche si precano ugualmente. Il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Salemi ha invitato ufficialmente l’assessore al bilancio Laura Servetti a usare lo stanziamento commissariale per ripristinare il servizio, «considerato che i bagnini di salvataggio sono in grado di organizzare e gestire l’emergenza balneare in qualsiasi condizione, di operare per la tutela dell’ambiente naturale interessato all’attività balneare, prevenire, promuovere, valorizzare, educare in tema di sicurezza balneare e gestire i rapporti con la Capitaneria di Porto, il 118 ed altre associazioni ed enti ai fini della sicurezza». Protesta anche Filippo Antonini di Repubblica viareggina: «Quello che sta avvenendo alla Lecciona è a dir poco vergognoso. A maggior ragione in una città turistica, in una delle spiagge più belle d’Italia ed in un Comune che si fa bello a parlare di sicurezza e si costituisce parte civile nella strage di Viareggio. Invece il Comune è il primo a derogare in materia di sicurezza di cittadini e turisti. Per la Lecciona le responsabilità sono dell’amministrazione Del Ghingaro e di quella del commissario Romeo; lavarsi la coscienza con la cartellonistica, sperare che non succeda nulla o addirittura far finta di niente non è la soluzione. Inoltre i bagnini della Lecciona per quest’anno non hanno visto garantito il proprio posto di lavoro. Speriamo nella cartellonistica e nella buona sorte, per chi ci crede».

Anche Giulio Zanni dei grillini dice la sua: senza dimenticare lo stagionale accumulo di rifiuti sulla spiaggia «protetta». «Tutto come da copione con un’aggravante in più: il taglio del servizio di assistenza e salvataggio – scrive Zanni – Chiediamo urgentemente al sindaco di prendere provvedimenti per una bonifica dell’area e per salvaguardare la tutela del patrimonio pubblico, sollecitando l’intervento dell’ente Parco affinché venga gestita la manutenzione ordinaria, ivi compresa la riorganizzazione del servizio di salvamento reso necessario anche dalle ultime disgrazie avvenute sul nostro litorale, per tutelare i bagnanti che scelgono questa spiaggia e l’immagine delle nostre coste. E’ inaccettabile presentarsi in queste condizioni in piena stagione balneare, il cambiamento tanto sbandierato in campagna elettorale dal sindaco è rimasto al palo».