{{IMG_SX}}Viareggio, 15 marzo 2009 - C’è una Versilia (Massarosa e Stazzema) che prepara il voto amministrativo di giugno, c’è una Versilia (Pietrasanta) in cui una interminabile campagna elettorale (si vota fra un anno) è già iniziata. C’è una città (Viareggio) dove la disputa elettorale, quasi 12 mesi dopo le comunali, non sembra ancora finita. Grandi manovre ovunque, con il caso Massarosa alla ribalta e che può rappresentare da monito anche per il centrodestra di Pietrasanta. La successione al sindaco uscente Larini (non più ricandidabile dopo il doppio mandato) è davvero problematica come avvenne a Forte dei Marmi dove fu soprattutto il turno unico ad avere effetti devastanti sulla vecchia maggioranza che si frantumò e perse clamorosamente. A Massarosa il quadro è diverso anche se le polemiche nella maggioranza sono le stesse. Sarà il primo turno a rappresentare una sorte di primarie per designare l’avversario di centrosinistra e sinistra.

 

Strano ma fino a un certo punto, perché dopo dissidi e strappi saranno i numeri a dare il verdetto finale e inappellabile. A Pietrasanta si lavora per evitare il rischio di una cruenta lotta per il dopo Mallegni. Molto dipenderà dagli equilibri politici creati col nuovo Pdl, per non parlare degli esiti giudiziari di vicende note a tutti. Ma i dubbi nella Piccola Atene sono anche nel centrosinistra che cerca la persona giusta da opporre a chi governa. Scelta difficile e che verrà ponderata anche se la campagna elettorale è già in corso con dibattititi nelle frazioni e terzi incomodi già in corsa. L’importante è che in generale si respiri l’aria giusta, non quella carica di tensione che ha caratterizzato l’arrivo di Licio Gelli. Campagna elettorale che non sembra finita neanche a Viareggio dove c’è chi a sinistra (Milziade Caprili) annuncia di voler tornare a fare il porta a porta per ascoltare «le esigenze di cittadini rimasti inascoltate» e chi nel centrodestra gli avversari rischia di trovarseli anche tra le proprie fila. Ma l’accelerazione impressa dalla giunta ai temi del finanziamento del sociale e alla scommessa dei parcheggi sotterranei, può rappresentare quel punto di svolta che l’opione pubblica si attende.