2008-04-24
C I SONO TANTI modi per sbarcare il lunario. Quello che ha escogitato un giovane milanese — con interessi anche in Versilia — è davvero molto singolare, segno di una indiscutibile inventiva imprenditoriale nel segno del riciclaggio. Ma provando e riprovando (spesso gli è andata bene) ha finito per tirare troppo la corda finendo nei guai: scoperto e rinviato a giudizio, la sua posizione è stata discussa in un processo, con tanto di sentenza di condanna a otto mesi di reclusione e cinquecento euro di multa.

MAURIZIO Ordura, questo il nome del giovane, aveva una passione: raccogliere i biglietti ferroviari già utilizzati. Ma questa raccolta non era per fare il collezionista, bensì per architettare una piccola stangata — che almeno a Viareggio ha fruttato poco meno di un milione di vecchie lire — ai danni delle Ferrovie. In pratica i giovane con artifici vari, con carta, colla e bianchetto, riusciva a ricostruire biglietti nuovi prendendo le matrice dei biglietti già utilizzati. Poi si presentava agli sportelli, chiedendo il rimborso per non avere utilizzato il tagliando: a colpi di piccole cifre, gli ispettori delle Ferrovie hanno poi accertato che l’intraprendente giovane era riuscito a farsi un piccolo tesoretto. La scoperta di questa truffa era stata compiuta dagli agenti della polizia ferroviaria, incrociando le segnalazioni provenienti da Milano e da Roma. La sentenza di condanan è stata pronunciata dal giudice unico Gerardo Boragine.

IN UN ALTRO processo, un giovane straniero è stato rinviato a giudizio per avere ‘negoziato’ una banconota da centomila lire ad uno sportello della Snai a Viareggio. Riconosciuto dalla cassiera e da altri scommettitori, il giovane era stato indagato a piede libero dagli agenti del commissariato: il processo è stato aggiornato al prossimo 15 dicembre, quando saranno ascoltati altri testi dell’accusa.