2008-04-03
S I PRESENTAVA come il cardiochirurgo Gaetano Azzolina e con un’indiscutibile abilità — sapeva convincere anche gli scettici — non sono prenotava visite negli ospedali più vicini ma anche riusciva a farsi anticipare i soldi della visita o del ticket. In qualche caso — a Firenze e a Pistoia — è pure riuscito a farsi pagare cene in lussuosi ristoranti da chi aveva bisogno di una visita. Protagonista di questa singolare vicenda il sessantottenne Giulio Apuzzo, nativo di Palermo, che in giro per l’Italia, aveva altre due identità: Giulio Capuzzo e Giulio Bianchi. Una persona con tre nomi, più il quarto, preso in prestito dall’illustre cardiochirurgo. In qualche occasione lo stesso falso Gaetano Azzolina, con una faccia... da celluloide, era capace di consigliare una visita («le faccio avere uno sconto sulla parcella» diceva con voce suadente) agli stessi titolari dei ristoranti, quando gli presentavano il conto della serata. Che ovviamente non veniva pagato per il consiglio ricevuto.

MA L’INEFFABILE falso Gaetano Azzolina — che ha tre identità stando a quanto hanno accertato gli inquirenti fiorentini — è finito nei guai anche in Versilia: alla titolare di un bar ristorante di Lido di Camaiore (ma domiciliata a Torre del Lago), l’uomo con la stessa tecnica, quindi presentandosi come il famoso cardiochirurgo Gaetano Azzolina, aveva preso in prestito l’auto, un’Opel Corsa. Anche la donna, stando a quando hanno accertato i carabinieri, aveva bisogno di una visita cardiologica di controllo e il falso Azzolina si era fatto in quattro per garantirle una sistemazione. Ma qualche giorno dopo, l’uomo si era ripresentato, chiedendo un favore. «Ho avuto un contrattempo — si era giustificato —: mi servirebbe la sua vettura per raggiungere un amico». Parole che sembravano di una semplicità unica, dietro le quali non avrebbe dovuto nascondersi niente. Invece dal quel giorno, nell’estate del 2003, la donna non aveva più visto l’auto: inevitabile presentare la denuncia per appropriazione indebita.

L’OPEL CORSA era riapparsa, parcheggiata davanti ad un ristorante di Pistoia, dove il falso Gaetano Azzolina era stato fermato dagli agenti della squadra mobile, proprio mentre stava per mettere a segno un’altra delle sue ineffabili stangate. L’uomo era in fuga da Firenze, dove nell’arco di pochi giorni all’ospedale di Carreggi, si erano presentate decine di persone sostenendo di avere un appuntamento per una visita specialistica con il professor Gaetano Azzolina. Tutti cadevano dalle nuvole mentre i pazienti dovevano tornare a casa con l’amaro in bocca per essere stati presi per i fondelli dal falso professionista e alleggeriti di almeno cento euro a colpo. Il processo è stato aggiornato al prossimo 6 giugno per ascoltare la proprietaria dell’auto.