Giovedì 18 Aprile 2024

Sicilia, i viadotti fanno ancora paura. Sequestrato tratto sulla Palermo-Catania

Aperta un'inchiesta: preoccupa lo stato di alcuni piloni

Viadotto crollato sulla Palermo-Agrigento (Ansa)

Viadotto crollato sulla Palermo-Agrigento (Ansa)

Caltanissetta, 27 maggio 2015 - E' ancora allarme-viadotti: dopo il crollo dello Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento a sei giorni dall'inaugurazione, stavolta ad essere sequestrato è un tratto del viadotto 'Cinque archi' dell'autostrada A19 Palermo-Catania, già interrotta in seguito al cedimento del viadotto Himera. I carabinieri hanno aperto un'indagine a carico di ignoti per attentato alla sicurezza dei trasporti, in seguito alla situazione di pericolo per la circolazione causato dallo stato di alcuni piloni del viadotto.

Il tratto di carreggiata sequestrato, in direzione Palermo, ricade nei territori dei comuni di Caltanissetta, Santa Caterina Villarmosa (Cl) e Villarosa (En). Ed era già stato chiuso il 7 maggio alla circolazione. L'autostrada è percorribile sull'altra carreggiata in doppio senso di marcia. Le fondazioni del viadotto, sull'alveo del fiume Salso, sarebbero state intaccate dall'azione erosiva delle acque, tanto da incidere sulla loro stabilità. Stamattina inoltre perquisizioni sono state eseguite a Palermo nella sede della direzione regionale siciliana dell'Anas e ad Enna, nell'ufficio grande viabilità dell'Anas. Il provvedimento è stato emesso della Procura della Repubblica di Caltanissetta per la ricerca di documenti, progetti costruttivi, comunicazioni, provvedimenti di manutenzione relativi al viadotto. "Lo stato di degrado strutturale - aveva protestato nei giorni scorsi l'Ance- attesta come le strutture in cemento armato e le condizioni salmastre dell'area di ponte cinque archi non possono essere ignorate e Anas e Regione ognuno per le proprie competenze non possono non prendere iniziative per la messa in sicurezza dell'asse viario e per la risistemazione di argini e greto del fiume Salso che in quel tratto ha eroso le paratie ed i piedi delle strutture di sostegno esponendo ulteriormente le strutture di cemento".