Sir Safety-Sam Holt, è subito amore: «Perchè Perugia? E quale posto migliore?»

Volley Superlega, parla l’ultimo arrivato in casa biancoenra: «Campionato molto competitivo. Che consigli mi ha dato mio fratello Max? Il primo è imparare prima possibile l’italiano... »

L’americano Sam Holt, giovane schiacciatore alto  due metri

L’americano Sam Holt, giovane schiacciatore alto due metri

Perugia, 11 settembre 2015 – Volge al termine una nuova settimana di preparazione, la terza, per la Sir Safety Conad Perugia. I Block Devils torneranno al PalaEvangelisti lunedì prossimo. È stata una settimana molto intensa e proficua per Castellani ed il suo staff. Con l’aumento dei giocatori nel gruppo di lavoro, il tecnico argentino ha potuto sviluppare meglio alcune tematiche tecnico-tattiche e fare un tipo di lavoro più impostato sul sistema di gioco da tenere in campo.

In attesa del rientro dei nazionali (domani in Giappone alla World Cup è in programma la sfida tutta bianconera tra l’Italia di Buti e gli USA di Russell, mentre l’Argentina di De Cecco se la vedrà con la Russia) ed in attesa anche delle prime amichevoli programmate (a tal proposito sono stati fissati anche due test con Latina, il 26 settembre in casa dei pontini, il 3 ottobre al PalaEvangelisti), a rubare la scena nell’impianto di Pian di Massiano sono soprattutto i nuovi Block Devils. La faccia più fresca, per arrivo, per conclusione della trattativa ed anche perché guardandolo dimostra quasi meno dei suoi ventidue anni, è quella dell’americano Sam Holt, giovane schiacciatore di due metri sbarcato dalla California proprio all’inizio di questa settimana.

Pochissimi dunque i giorni di ambientamento per Sam che, con lo slang dialettico tipico del proprio paese di provenienza, ha subito fatto capire perché è sbarcato al PalaEvangelisti. «Perché ho scelto Perugia? E quale posto migliore nella stupenda Italia? Qui è bellissimo!».

E’ tempo di presentazioni e di prime impressioni per il martello a stelle e strisce: «Parlando di caratteristiche di gioco, sono uno schiacciatore di banda più votato ai fondamentali di attacco, anche perché ho un bel salto. Qui alla Sir ho trovato un gruppo di ragazzi molto simpatici. Non tutti parlano inglese, ma adesso cercherò io di apprendere prima possibile l’italiano. Vedo anche un ottimo staff ed un ambiente intorno assolutamente amichevole. Arrivo in un campionato, quello italiano, che è molto competitivo. Ne ho parlato anche con mio fratello Max, che ha giocato qui in Italia un paio d’anni. La competizione è molto dura, ma è sicuramente un campionato parecchio divertente da vivere e da giocare».

A proposito di Max Holt (centrale della nazionale americana ed in Italia protagonista a Verona e Piacenza), da buon fratello maggiore avrà sicuramente dato buoni consigli a Sam in vista della sua avventura italiana: « Sì, abbiamo parlato e mi ha dato alcuni consigli importanti. Il principale? Imparare prima possibile l’italiano!».