Giovedì 25 Aprile 2024

La morte di Giuditta Perna; la ragazza era attesa dal medico; è stata trovata in un fiume

Il mistero della giovane campana studentessa a Perugia LA TRAGEDIA DI GIUDITTA

Il punto del fiume Ofanto nel quale è stato rinvenuto il corpo senza vita di Giuditta

Il punto del fiume Ofanto nel quale è stato rinvenuto il corpo senza vita di Giuditta

Perugia, 30 gennaio 2015 - Svolta nelle indagini sulla scomparsa di Giuditta Perna (Giudi per amici e parenti) arriva con la notizia più drammatica: il rinvenimento del suo cadavere. Ieri, poco dopo le 11, i carabinieri hanno notato il corpo senza vita della ventisettenne laureata in Economia aziendale a Perugia (città dove ha abitato e dove era molto conosciuta in particolare nell’ambiente degli studenti del sud), sul greto del fiume Ofanto, tra le campagne irpine di Aquilonia e Monteverde. A poche decine di metri dalla stradina senza uscita in cui era stata abbandonata la sua Fiat Grande Punto grigia, con le chiavi ancora inserite nel cruscotto.

Ad accorgersi della presenza del corpo senza vita della poveretta è stata una pattuglia dell’Arma che perlustrava la zona. I militari hanno notato un indumento rosso che emergeva in acqua, in un punto in cui il fiume non è più profondo di mezzo metro. Dopo aver rimosso i rami impigliati è stato scoperto il cadavere: la ragazza era completamente vestita e aveva gli stessi indumenti indossati il giorno della scomparsa, il 21 gennaio.

Le ricerche, alle quali nei giorni scorsi avevano preso parte anche i sommozzatori dei vigili del fuoco, in un primo momento non avevano sortito gli effetti sperati. Neppure nelle vicine zone di montagna. Perciò, contro il parere di familiari e amici che proprio mercoledì avevano tenuto una fiaccolata, si era deciso di sospenderle. Ora si tratta di chiarire la causa della morte. E qui il mistero si infittisce. In ambienti investigativi pensano che quello della giovane venuta a studiare a Perugia sia un suicidio. Gli accertamenti medico-legali potranno chiarire qualcosa. Dall’analisi del corpo in sala settoria, il consulente del pm Adriano Del Bene valuterà se ci sono ferite o altri segni di violenza. Ora il corpo, a disposizione dell’autorità giudiziaria, si trova all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi, mentre proseguono accertamenti di altra natura sul computer della ragazza.

La scomparsa di Giuditta è durata otto giorni. La giovane, originaria di Calitri (nell’Avellinese) aveva frequentato la facoltà di via Pascoli, dove aveva sostenuto gli esami che l’avevano portata alla laurea triennale in Economia aziendale. Mercoledì scorso alle 17.30 si era allontanata dalla casa dei genitori, in Irpinia, con l’auto del padre, spiegando di avere una visita medica al termine della quale sarebbe passata in farmacia per poi rientrare a cena. Non vedendola rincasare i genitori si sono preoccupati e dalle 20.30 hanno iniziato a tempestare il cellulare della figlia di chiamate. Sempre spento. Nei minuti successivi hanno appreso che Giuditta non era mai stata dal medico e nessuno dei farmacisti di Calitri l’aveva incontrata. Il 22 gennaio è stata rintracciata l’auto nella foresta di Mezzana, in una zona boschiva del Comune di Monteverde. Le chiavi, la borsa e altri effetti personali erano ancora sul sedile. Di lei, però, nessuna traccia. Fino a ieri mattina, quando l’Ofanto l’ha restituita senza più vita.

UNA RAGAZZA SERENA A sinistra il punto del fiume Ofanto nel quale è stato rinvenuto il corpo senza vita di Giuditta. Sotto, la ragazza

A Perugia la povera Giuditta ha alloggiato per cinque anni nel collegio delle suore vicino alla Rocca Paolina. Successivamente, per qualche tempo la ragazza ha preso un stanza in affitto prima di fare ritorno in Irpinia. Gli amici la descrivono come una ragazza tranquilla, dedita allo studio e senza grilli per la testa. Amava Perugia ed era in particolare entusiasta di Umbria Jazz. Un’amica, Consuelo, che la conosceva bene, riferisce ora: "Giuditta non avrebbe mai lasciato la sua famiglia senza avvertire. Non credo assolutamente al suicidio e nemmeno a una fuga".