Martedì 23 Aprile 2024

Processo con rito abbreviato per l'operaio fiorentino accusato della morte della studentessa cinese a Monte del Lago

Il corpo della giovane fu trovato senza vita non lontano da un campeggio nel luglio del 2013 / A UCCIDERE LA GIOVANE STUDENTESSA UNA DOSE LETALE DI MDMA / STUDENTESSA TROVATA MORTA SUL TRASIMENO / IL RITROVAMENTO DEL CORPO

I parenti della vittima (foto Crocchioni)

I parenti della vittima (foto Crocchioni)

Perugia, 27 gennaio 2015 - Il fiorentino di 40 anni accusato di violenza sessuale aggravata, morte in conseguenza di altro reato e occultamento di cadavere in relazione al decesso per overdose della studentessa cinese di 19 anni trovata senza vita sul Trasimeno nel luglio 2013 sarà processato con rito abbreviato davanti al gup di Perugia.

La prossima udienza si terrà il 28 aprile. Il gup Lidia Brutti ha intanto ammesso la richiesta di costituzione di parte civile avanzata dai familiari della giovane, rappresentati dall'avvocato Luca Maori, e dell'Università per stranieri. I parenti della ragazza hanno già chiesto 2,5 milioni di euro come risarcimento. Il corpo inerme della giovane cinese venne scoperto da alcuni turisti nei pressi di un campeggio a Monte del Lago.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la studentessa aveva conosciuto in chat l'operaio, il quale le avrebbe offerto pasticche di ecstasy per indurla a subire violenze sessuali. Dopo il malore e la morte della giovane l'imputato - sempre secondo l'accusa - ha occultato il corpo per rientrare poi a Firenze.

Il rettore dell'Università per Stranieri professor Giovanni Paciullo sarà nel processo in rappresentanza dell'Ateneo in quanto avvocato del Foro di Perugia. In una nota diffusa da palazzo Gallenga ha sottolineato "il rilievo della decisione assunta dal giudice non solo in riferimento all'apprezzamento del profilo di danno subito dall'Università per Stranieri, ma anche per il significato rappresentativo di una comunità universitaria nella quale gli studenti sono la componente più importante". "Non vi è dubbio che questa presenza dell'Università per Stranieri nel processo - sottolinea lo stesso Ateneo - concorrerà a determinare tutte le condizioni dell'apprezzamento del fatto e a favorire le conseguenze dirette a tutelare la famiglia della ragazza gravemente colpita da questa drammatica perdita".