Un servizio sul primo canale televisivo tedesco: "La pista ciclabile che costeggia il Trasimeno, uno spreco di fondi europei"

L'indignazioni delle istituzioni umbre. Il presidente della Provincia Guasticchi: "Propongo alla Regione un'azione legale contro ARD con richiesta di risarcimento danni" / IL SERVIZIO DELL'EMITTENTE TEDESCA

Un'immagine della pista ciclabile mostrata nel servizio di ARD

Un'immagine della pista ciclabile mostrata nel servizio di ARD

Perugia, 18 luglio 2014 - Nono si spegne affatto, anzi sembra rinfocolarsi, la polemica accesa nei giorni scorsi dalla tv tedesca Ard, emittente televisiva pubblica, che con un reportage di denuncia ha duramente attaccato il Lago Trasimeno e l’Umbria, figlia della «solita Italia sprecona». Le immagini del video-documentario si riferiscono alla pista ciclabile che costeggia il bacino lacustre, di cui mostrano il degrado, ma finiscono per puntare il dito anche contro altri aspetti, come la cattiva gestione dei finanziamenti comunitari e l’inquinamento del lago umbro, giudicato «sporco e non balneabile».

IMMEDIATE le reazioni delle istituzioni locali, a tutti i livelli, a cominciare da Regione, Provincia e Comuni del Trasimeno, che in maniera compatta rimandano al mittente le gravi accuse, definendo il servizio «strumentale» e enormemente dannoso per l’immagine di un luogo amato proprio dai turisti tedeschi e nordeuropei. «Si tratta di denunce ipotetiche che non corrispondono alla realtà dei fatti», replica ora l’assessore regionale al Turismo Fabrizio Bracco, che fa presente di aver già avviato contatti con l’Enit di Francoforte per «contrastare questa campagna piena di falsità con interventi sui media tedeschi». In merito alla pista ciclabile, l’assessore parla di «qualche interesse locale o personale da difendere» che già in passato avrebbe messo l’opera al centro dell’attenzione e di controlli, che ne hanno però attestato l’«assoluta regolarità». Contro l’informazione tedesca si scaglia nuovamente il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, secondo il quale «è anomalo che proprio nei momenti più delicati per il nostro turismo arrivino attacchi a gamba tesa e non obiettivi da parte di altre nazioni europee».

SULLA QUESTIONE del presunto inquinamento del Trasimeno e dello spreco di denaro pubblico per la realizzazione della pista ciclabile interviene anche il deputato cinque stelle Filippo Gallinella, il quale collega le tempistiche del servizio tedesco alle osservazioni recentemente sollevate dal commissario Ue Johannes Hahn sulla gestione delle risorse di Bruxelles.

DECISAMENTE meno critico rispetto al servizio dei cronisti teutonici appare invece il capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, che anzi chiede chiarimenti alla Giunta regionale sui fondi utilizzati per «lavori che paiono mal realizzati e progettati» e che mostrano, aggiunge, «un lato oscuro della nostra bella Umbria, di cui la pista “in-ciclabile” del Trasimeno rappresenta solo una minima parte».