Todi, restauro-pasticcio: "Tempio sfregiato dalle impalcature"

Bufera sui lavori in corso al Tempio della Consolazione

Il Tempio della Consolazione a Todi

Il Tempio della Consolazione a Todi

Todi, 7 febbraio 2016 - Bufera sui lavori in corso al Tempio della Consolazione di Todi. Nel mirino della polemica sollevata su Facebook dal consigliere comunale di Forza Italia, Moreno Primieri, le impalcature montate attorno all’edificio sacro: «Ma siamo sicuri che il palco non dovesse essere mobile – scrive il consigliere azzuro –? Può la Sovrintendenza averlo autorizzato per i lavori di restauro del tempio della Consolazione, simbolo del Rinascimento italiano?». E ancora: «Sono evidenti i segni di sfregio inferti all’opera del Bramante al solo fine di ancorare una struttura che poteva e doveva essere di tutt’altro genere. Chi fischia oggi nelle orecchie del sindaco?».

Sembra infatti che siano oltre un centinaio i fori ai quali sono ancorate le impalcature utilizzate per i lavori: «Il nostro timore – sottolinea Primieri – è che siano state create lesioni alle pareti del Tempio, con possobili danni alla pietra stessa. Mi pare assurdo che nel 2016 per un’opera di ristrutturazione si utilizzino impalcature che creano questo scempio. Perché non sono state utilizzate quelle mobili?».

I lavori per il rifacimento delle coperture in piombo delle quattro semicupole del Tempio della Consolazione di Todi, afflitte da anni da pericolose infiltrazioni di acqua piovana, prevedono interventi per un importo complessivo di 355mila euro, di cui 200mila assegnati dalla Regione, 70mila dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e i restanti 85mila a carico del bilancio di Etab (Ente Tuderte di Assistenza e Beneficenza), proprietario del monumento.

Per questo interviene nella polemica il presidente di Etab, Paolo Frongia, che fa chiarezza: «A un occhio poco attento può sembrare che le impalcature inserite nelle pareti de Tempio abbiano lo stesso diametro dei fori. In realtà abbiamo ancorato i palchi con degli stop di pochi millimetri, che si dilatano all’interno dei fori già utilizzati in passato per altri interventi». Insomma, secondo l’Etab, «non si tratta di impalcature invasive come quelle adoperate negli anni Sessanta». Ma Frongia non si ferma qui: «Abbiamo un’attenzione cavillosa per questi interventi, inoltre – aggiunge – solo l’elaborazione del progetto di restauro è durata un anno e mezzo, a testimonianza della cura con cui stiamo affrontando l’operazione. Questo è testimoniato anche dai controlli della Soprintendenza». E qui l’affondo: «Piuttosto di fare polemica sui social, perché queste persone non fanno un mea culpa per l’orribile illuminazione con cui in passato era stato deturpato il Tempio?».

LA CONSOLAZIONE è uno dei monumenti simbolo dell’Umbria, tra i più significativi del Rinascimento italiano, oltre che simbolo dell’identità storica e culturale della città di Todi. Il progetto di intervento, oggetto dello scontro, riguarda la sostituzione delle lastre con il conseguente ripristino della sicurezza strutturale e delle condizioni di stabilità degli ancoraggi e delle lastre stesse, con particolare attenzione al mantenimento delle attuali caratteristiche estetiche e cromatiche delle semicupole. Ma la polemica non sembra destinata a finire qui.

Cristina Belvedere