Todi Festival, Laura Lattuada è Marina Berlusconi

Nello spettacolo teatrale l'attrice racconterà la storia dell’ereditiera politica più intrigante d’Italia

Laura Lattuada sarà Marina Berlusconi al Todi Festival

Laura Lattuada sarà Marina Berlusconi al Todi Festival

Perugia, 13 agosto 2014 - LAURA LATTUADA nei panni di Marina Berlusconi nello spettacolo teatrale del Todi Festival (21-31 agosto) che racconterà la storia dell’ereditiera politica più intrigante d’Italia. «Lei - dice l'attrice - è una donna dei nostri giorni, con tante sfaccettature, forte, determinata, impegnata ma molto, molto schiva. Tant’è che si hanno poche interviste e anche poche immagini. Per me, una sfida avvincente interpretarla».

Laura lei è milanese. Conosce l’erede Berlusconi, l’ha mai incontrata?

«No. Ma in realtà credo siano pochissime le persone che possono dire di conoscerla. Conduce una vita riservatissima della quale non si sa praticamente nulla. E in ogni caso non è importante per me conoscerla perchè il mio non sarà un lavoro di imitazione. Si tratta di un personaggio, con la sua contemporaneità. Marina B sulla scena diventa un simbolo del potere e di tutto ciò che ad esso è connesso ma resta anche una donna con tutte le sue peculiarità».

A che punto è lo spettacolo?

«Stiamo provando, è un work in progress. L’obiettivo? Suscitare dei dubbi nello spettatore. Non daremo delle risposte, ci limiteremo a suggerire delle ipotesi. Con me in scena ci saranno quattro attori che impersonano dei giornalisti che la intervistano. Le battute che dirò comunque sono vere. Nel senso che sono estratte rigorosamente dalle poche interviste che la Berlusconi ha rilasciato».

Fisicamente siete molto diverse. Oltre all’accento che cosa vi accomuna?

«La passione per i tacchi forse. Comunque in scena vestirò esattamente come lei, abiti strizzatissimi che mettono in evidenza le forme. Anche se io dovrò indossare un push up, lei credo abbia una quarta.. - dice sorridendo -. Sarò truccatissima come lei. All’inizio l’idea di entrare nei suoi panni mi faceva paura, ora ci convivo».

Lo spettacolo in pratica è un'intervista a tutto tondo alla possibile «delfina» politica di Berlusconi. Come ne esce?

«Mah, il testo lo scrive Emilia Costantini. Comunque io in questo momento difendo Marina Berlusconi che difende come una tigre il padre non solo politicamente e a livello imprenditoriale ma anche come donna. La parte più affascinante per me è proprio capire quest'ultima parte, cioè come una donna difenda certe scelte di un uomo come Silvio Berlusconi. E Marina in scena vuole essere rispettata come donna e figlia che dice certe cose credendoci. Sono i giornalisti sul palcoscenico che le fanno notare come sia impossibile che lo sia veramente».

Il debutto è per il 21 agosto. Una intervista immaginaria, una seduta di analisi, uno sfogo, una presentazione: 'Chiamatemi Marina B. sarò la vostra premier'. Hanno detto che altre attrici hanno rifiutato la parte...

«Non è vero. Il direttore artistico Silvano Spada mi ha contattato subito. Certo, ogni tanto mi chiedo chi me lo ha fatto fare... ma è una sfida che mi piace».

C'è più interesse o preoccupazione da parte della stessa Marina?

«Le rispondo come farebbe lei: secondo voi Marina B si preoccupa di uno spettacolo teatrale? Qualche curiosità però l’ha manifestata. Io continuo ad invitarla. Anche ora attraverso il vostro giornale online. Lo faccio continuamente, non credo però che verrà».

Silvio Berlusconi invece una mezza intenzione l'ha avuta. Ha detto in tv che se i giudici glielo consetissero verrebbe volentieri.

«E' vero, lo ha fatto. Credo dicesse il vero».

A mano a mano che ci si avvicina al debutto cresce ovviamente la curiosità.

«Ovvio. Si tratta di una donna molto potente...».

Scommettiamo che dopo lo spettacolo la contatterà?

«Non credo, sembra essere una donna che non concede molto alle reazioni per così dire ‘normali’». Ma lei politicamente come la pensa? «Magari dopo lo spettacolo lo dirò...».