Todi Festival: l’edizione del trentennale si chiuderà con Ezio Bosso

Prime anticipazioni sul cartellone. Guarducci: «Tante sinergie e nuove location»

IN PIAZZA DEL POPOLO Ezio Bosso chiuderà  l’edizione 2016 del Festival il 4 settembre

IN PIAZZA DEL POPOLO Ezio Bosso chiuderà l’edizione 2016 del Festival il 4 settembre

Perugia, 28 maggio 2016 - Il gran finale del Todi Festival il 4 settembre sarà nella splendida piazza del Popolo con un concerto del pianista che ha commosso l’Italia e non solo all’ultimo festival di Sanremo: Ezio Bosso. E’ la prima anticipazione artistica del cartellone del trentennale, che verrà ufficializzato l’8 giugno, «già completo al 95 per cento» spiega Eugenio Guarducci, il direttore artistico subentrato a Silvano Spada che non può che confermare la notizia visto che è stato lo stesso Bosso a inserire la data nel suo sito. Guarducci, non vuole sbottonarsi in particolare sullo spettacolo, di prosa, inaugurale del 27 agosto sul quale si limita a dire che avrà «come protagonista un’attrice molto celebre all’estero mai venuta prima in Italia».

Per il resto?

«Posso anticipare che ci saranno almeno una decina di debutti. Che ci sarà il coinvolgimento di varie organizzazioni umbre, abbiamo stretto collaborazioni con il Teatro di Sacco, la Fontemaggiore, i Malabranca ad esempio, che ci fanno estremamente piacere».

La sezione Arte?

«Ci sarà. Intanto posso dire che avremo una bella mostra con le opere di Piero Pizzi Cannella e Rossella Fumasoni, che sono gli autori del manifesto del Festival».

Torniamo alle sinergie.

«Con il Premio Strega ad esempio – dice –, il vincitore verrà a Todi a parlare del suo libro. Ma lavoreremo anche con il Festival dei doppiatori».

Su qualcosa di particolare?

«Sì, sui Simpson – annuncia –. Tranquillizzo quelli che temevano che avremmo messo dei gonfiabili in piazza. Avremo le voci dei doppiatori italiani dei vari protagonisti della serie. che proprio quest’anno compie trent’anni come il Festival. Tra le altre collaborazioni anche quella con il Buskers Festival di Ferrara. Che altro? Daremo ampio spazio ai giovani, in particolare nel settore della musica elettronica».

Danza?

«Abbiamo coinvolto il gruppo Oplas di Umbertide, compagnia di livello internazionale che è già stata tra i protagonisti del Festival di Todi».

Ma quale sarà la particolarità di questa edizione?

«Che sarà una delle poche rassegne italiane di quest’anno ‘Shakespeare free’. Non perché non ci piaccia il grande maestro della drammaturgia inglese ma solo perché abbiamo scelto di proporre altro.».

Qualche altra curiosità?

«Allargheremo gli spazi operando un decentramento. Oltre al centro storico saremo anche al Castello di Petroro, in sinergia con Eutheca, e altre due contenitori esterni importanti. Il resto alla conferenza stampa dell’8 giugno», conclude Guarducci, ‘pizzicato’ poi in serata a fare due chiacchiere anche con il celebre regista Paolo Genovesi...

Donatella Miliani