Tk-Ast, alta tensione a Terni: notte di contestazione, due feriti lievi

Dopo il blocco sull'Autostrada centinaia di operai assediano la palazzina direzionale della fabbrica. Amministratore delegato asserragliato nel cda fino all'alba LA MANIFESTAZIONE SULL'A1 / TUTTE LE IMMAGINI DEL BLOCCO AUTOSTRADALE / ILVIDEO di Andrea Fabbri

I lavoratori dell'Ast bloccano l'autostrada (PianetaFoto)

I lavoratori dell'Ast bloccano l'autostrada (PianetaFoto)

Terni, 1 agosto 2014 - Tensione alle stelle agli stabilimenti Tk-Ast di Terni dove per tutta la notte centinaia di operai che nella mattinata di ieri avevano protestato bloccando per alcune ore l'autostrada del Sole nei pressi del casello di Orte hanno assediato la palazzina degli uffici dove dal pomeriggio era in corso il Consiglio di amministrazzione aziendale.

L'amministratore delegato di Tk-Ast, Lucia Morselli, è rimasta asserragliata nella palazzina fino alle 5.20 di questa mattina a quanto pare senza mutare di una virgola le sue intenzioni riguardo il piano industriale della multinazionale dell'acciaio che prevede 550 licenziamenti diretti in due anni. Tagli che si porterebbero dietro altrettante interruzioni di rapporti lavorativi tra le aziende dell'indotto. L'a.d. è riuscita a uscire solo grazie a un'azione diversiva delle forze dell'ordine, per la prima volta nella storia recente della fabbrica inviate dalla questura all'interno del perimetro dell'area siderurgica. Centinaia di operai dell'acciaieria di Terni, dopo aver partecipato al blocco stradale sull'A1 di ieri mattina, in serata si sono spostati ai cancelli della fabbrica in viale Brin bloccando inzialmente il traffico in entrata e in uscita dalla città per poi spostarsi in massa sotto alla palazzina direzionale dell'azienda.

Nell'azione di "sfondamento" dei cancelli una guardia giurata ha riportato una lussazione della spalla. Dal pomeriggio anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo e il prefetto Bellesini erano presenti sul posto alla ricerca di una mediazione tra azienda e lavoratori, ma l'atteggiamento dell'amministratore delegato Morselli, che ha fatto addirittura attendere il prefettto per circa due ore prima di riceverlo, non è stato all'insegna della distensione. La pressione degli operai è proseguita fino all'alba di stamane quando le forze dell'ordine, utilizzando un diversivo sono riuscite a permettere all'amministratore delegato di lasciare la fabbrica. Sono stati comunque momenti concitati durante i quali un dirigente della questura, colpito da un oggetto lanciato dalla folla è rimasto ferito a un'arcata sopraccigliare.

Andrea Fabbri