Turismo, l'Umbria sulla Rough Guides: Perugia batte Terni 22 a 2

La guida turistica inglese celebra il Cuore Verde d'Italia dedicando al capoluogo regionale ben 22 pagine. A Terni, definita "truce città industriale" riservate solo 2 pagine

La versione italiana della Rough Guides dedicata a Toscana e Umbria

La versione italiana della Rough Guides dedicata a Toscana e Umbria

Terni, 6 maggio 2016 - Christian Armadori è uno dei tanti ternani emigrati a Londra subito dopo la laurea. Una scelta obbligata per le scarse opportunità di lavoro offerte dalla sua città natale e dall'Italia in generale. Giornalista pubblicista, accompagnatore turistico, insegnante madrelingua italiana in alcune scuole londinesi, oltre ai lavori abituali si è inventato il servizio "Londra in Italiano". Accompagna cioè i turisti italiani in giro per la capitale del Regno Unito facendo loro scoprire angoli spesso dimenticati dalle grandi guide.  

Si occupa quindi di turismo e per questo studia, legge, spulcia ogni genere documento. Pochi giorni fa si è imbattuto nella più recente edizione della Rough Giudes dedicata all'Italia e ha voluto scoprire cosa scrivesse questa prestigiosa guida a proposito dell'Umbria e di Terni. "Da ternano - racconta Christian - sono rimasto colpito dall'incipit delle misere due paginette dedicate alla mia città, definita come 'truce città industriale che serve solo come accesso alla parte meridionale della Valnerina'. Nessun accenno a Carsulae o all'anfiteatro romano. Piediluco inesistente. La storia del patrono San Valentino viene ridicolizzata con l'impietosa sentenza: 'difficile immaginare un luogo meno romantico'".

A quanto pare, però, agli autori inglesi della Rough Guides piace il Caos. Secondo la loro recensione la pinacoteca lì ospitata è l'unico elemento per il quale valga la pena visitare la città di Terni. Forse troppo poco in considerazione del bassissimo numero di visitatori a pagamento che sia mensilmente, sia annulamente fa registrare il cuore del sistema museale ternano.

La stessa guida Rough Guides nella edizione Toscana e Umbria in lingua inglese dedica ben 22 pagine a Perugia, e solo 2 a Terni (mentre 7 a Narni). A parte c'è poi una mezza pagina dedicata alla Cascata delle Marmore trattata come elemento turistico a sè stante. "C'è da chiedersi - conclude Armadori - ma gli investimenti sul marketing territoriale di cui parlano spesso gli amministratori ternani e dei quali leggo a distanza, ma dove sono indirizzati se su una delle guide più autorevoli e più lette si leggono queste cose?".