Terni, professore in aula copre il crocifisso con una copia della Costituzione: è polemica

Il nuovo gesto del professor Franco Coppoli, sospeso dal servizio nel 2009 per un episodio simile, richiama l'attenzione anche del Consiglio d'Istituto dell'Istituto Tecnico Statale "Lorenzo Allievi" / QUANDO IL PROF. FERMO' I CANTI ANTIDROGA

Crocifisso a scuola

Crocifisso a scuola

Terni, 6 febbraio 2015 - Il professore Franco Coppoli dell'istituto per geometri di Terni, le cui classi in seguito all'accorpamento sono state in parte allocate nell'Istituto tecnico statale "Lorenzo Allievi" è tornato protagonista di quella stessa vicenda (anche se con qualche dettaglio diverso) che nel 2009 lo portò allla sospensione senza stipendio dal servizio per un mese. Coppoli è di quelli che ce l'ha con il crocifisso affisso nelle aule delle scuole statali, e così qualche giorno fa prima di iniziare la lezione è salito sopra alla cattedra e utilizzando arnesi che sembra essersi portato da casa ha coperto l'immagine di Cristo con un quadretto in cui era racchiusa la copertina della Costituzione italiana. Fatto che ha indignato la dirigente scolastica e scatenato un putiferio di reazioni. Anche il presidente del Consiglio di Istituto, Italo Casali, prende posizione. "Non mi interessa scendere nella questione del crocifisso sì, crocifisso no nelle aule scolastiche - dice Casali - piuttosto è da segnalare la violenza del gesto in sé compiuto dal professor Coppoli che avrebbe avuto e ha ben altri strumenti per esprimere suggerimenti o miglioramenti riguardo l'arredo, anche a fini educativi, delle aule. Un insegnante che entra in una classe di studenti adolescenti - continua Casali - 'armato' di attrezzi da carpenteria e sale addirittura sulla cattedra per modificare, senza autorizzazione alcuna, lo status quo della parete di un edificio pubblico offre ai giovani ragazzi che vanno a scuola anche per formarsi una coscienza civica di rispetto delle istituzioni un esempio indecoroso, violento e irrispettoso che non può non essere condannato e sanzionato. Il professor Coppoli ha tutto il diritto di esternare le sue opinioni in altri luoghi deputati alla libera espressione che non nelle aule di un istituto statale dove, in primo luogo e attraverso l'esempio, deve essere insegnato il rispetto per la democrazia e i valori fondanti di uno stato di diritto. Come presidente del Consiglio di Istituto dell'Itis mi auguro fortemente che l'Ufficio Scolastico Regionale sappia adottare i provvedimenti del caso".