Narni, catturati i rapinatori della Bps: si fingevano pescatori di rientro a Roma

Brillante indagine dei carabinieri della compagnia di Amelia, in collaborazione con i colleghi di Viterbo e Civita Castellana LA RAPINA

Carabinieri (Foto di repertorio Novi)

Carabinieri (Foto di repertorio Novi)

Narni, 25 agosto 2015 - Rapinatori acciuffati e bottino (8mila euro) recuperato. Brillante operazione dei carabinieri della stazione di Narni, della Compagnia di Amelia e dei nuclei operativi e radiomobili di Civita Castellana e Viterbo grazie alla quale sono stati assicurati alla giustizia gli autori della rapina alla filiale della Bps di Narni Scalo avvenuta lunedì. Le manette sono scattate in seguito alla celere indagine dei carabinieri di Amelia che ha permesso di stabilire come la coppia di malfattori (che travisati con parrucche e simulando il possesso di armi erano riusciti a farsi consegnare 8mila euro) dopo il colpo avesse lasciato il Ternano a bordo di una Fiat 500 bianca.

Informazione assunta poco dopo la denuncia di rapina grazie, appunto, a una tempestiva attività investigativa. Nei minuti in cui i carabinieri di Amelia giungevano alla conclusione che i banditi erano in fuga a bordo di una 500, era in corso un altro servizio di monitoraggio da parte di altri carabinieri, questa volta del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Viterbo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Civita Castellana che al casello di Orte stavano operando a seguito di un’altra rapina perpetrata in Vignanello all’interno di una banca. Immediatamente i carabinieri della Compagnia di Amelia predisponevano presidi e controlli sulle principali vie di comunicazione ed indicavano ai colleghi di Viterbo che il veicolo utilizzato per la fuga potesse essere una Fiat 500 bianca rubata a Terni meno di un’ora prima.

I carabinieri presenti a Orte, a seguito della nota di ricerca della Fiat 500 bianca diramata dalla centrale operativa di Amelia, notavano 2 soggetti a bordo di un’auto, di cui uno abbassato nei sedili posteriori, passare proprio al casello autostradale di Orte a bordo di un’autovettura che corrispondeva alla descrizione. L’immediata attivazione delle pattuglie in borghese in circuito sul territorio consentiva di agganciare l’autovettura dei malfattori e pedinarla fino alla barriera autostradale di Roma-Nord. Lì è scattato il blitz: i Carabinieri, una volta che la Fiat 500 si è fermata per incolonnarsi per il pagamento del pedaggio autostradale, hanno accerchiato l’autovettura e immobilizzato i due malfattori.

Il bottino è stato recuperato interamente e all’interno del mezzo è stato rinvenuto materiale utile al mascheramento, bastoni e numerosi spadini utilizzati per il furto di autovetture. Un particolare, che comunque non ha ingannato gli operatori, è il modo in cui i due soggetti sono si sono allontanati dal luogo della rapina: sulla fiat 500 avevano attaccato un sacchetto con i bigattini e all’interno del mezzo avevano numeroso materiale in vista da pesca al fine di far pensare, in caso di controllo, che gli stessi erano di ritorno da una giornata di pesca. Gli arrestati, già noti alle forze di polizia per gli stessi reati, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Rieti a disposizione dell’autorità giudiziaria.