Letture: «Il Guardiano della Misericordia» di Terence Ward

La storia di un’esistenza travagliata che un capolavoro di Caravaggio trasforma in sublime esperienza

L’auore del «Guardiano della Misericordia»  Terence Ward

L’auore del «Guardiano della Misericordia» Terence Ward

Si intitola «Il Guardiano della Misericordia» l’ultimo libro di Terence Ward (Librearia Editrice Fiorentina) che narra un’esistenza travagliata che un capolavoro del Caravaggio trasforma in sublime esperienza. Conservato in una piccola chiesa di Napoli è il dipinto con cui il Caravaggio si inchina alla solidarietà umana, offrendo a chi lo osserva un innovativo punto di vista sulle opere di misericordia, pietra fondante di qualsiasi fede. Attraverso lo sguardo di Angelo, il custode di questo dipinto si snoda il viaggio misterioso e travolgente di Terence Ward nelle Sette Opere di Misericordia, un capolavoro che contiene un messaggio visionario. Traboccante di suspense, la storia si avventura nel succedersi di gesti come l’offerta di cibo a chi ha fame, di acqua a chi ha sete, di vesti a chi ne è privo, di un tetto a chi non lo ha, di cure a chi è infermo, di attenzione a chi si trova in prigione e di sepoltura a chi muore.

La narrazione va a coincidere con l’evoluzione personale, le memorie storiche con il reportage giornalistico. Nel continuo fondersi di un elemento dentro l’altro, tra passato e presente, l’autore tesse un ricco arazzo intrecciando la storia dell’enigmatico pittore e l’influenza del dipinto sulle emozioni e azioni del guardiano. Nell’arco di questi racconti paralleli si segue, da una parte, lo sforzo febbrile dell’artista mentre trasferisce sulla tela la propria visione e, dall’altra, l’esperienza del custode nel passaggio dall’indifferenza alla conoscenza. Nato a Boulder nel Colorado, Terence Ward cresce prima in Arabia Saudita e poi in Iran. Si laurea in scienze politiche all’Università di Berkeley in California, continuando gli studi all’American University del Cairo, dove si specializza in storia del Medio Oriente e dei movimenti politici islamici nei paesi arabi e nel continente africano. Ottiene poi a Ginevra l’MBA dall’International Management Institute. Per dieci anni collabora poi con la MEIRC di Atene come consulente per aziende nell’Arabia Saudita, il Kuwait, gli emirati del Golfo Persico e il Nordafrica. In questo periodo, sviluppa vari seminari sul tema del management nei paesi arabi per aiutare amministratori occidentali a capire i problemi culturali, storici e religiosi del mondo islamico. In seguito a New York collabora con InterChange come esperto nei problemi di diversità culturale sul lavoro. Contribuisce all’esposto The Politics and Economics of Islam per il Global Policy Unit della società AT Kearney. Nel 2006, Ward viene invitato dalla Commissione Trilaterale a contribuire al documento Is There a Plan B for Iran? presentato al Plenary Meeting a Tokyo. Le sue opinioni sulla divisione tra Sunniti e Shiiti sono state citate nell’International New York Times e più recentemente nel Huffington Post. E’ membro del consiglio direttivo del Levantine Center di Los Angeles e membro del comitato internazionale di Religions for Peace, la più grande organizzazione interreligiosa al mondo, con sede a New York; un’associazione internazionale. In Italia fa parte del comitato della Scuola di EcoNarrazione di Anghiari in Toscana. Possiede duplice nazionalità, americana e irlandese e parla arabo, farsi, indonesiano e italiano.