Perugia calcio, «Sassi e fumogeni alla squadra. Oltrepassato ogni limite... »

Il presidente Santopadre condanna la feroce contestazione: «Mi sento umiliato e ferito»

Il presidente Massimiliano Santopadre

Il presidente Massimiliano Santopadre

Perugia, 23 ottobre 2017 - NON È STATO un giorno dopo qualunque. Ieri mattina la squadra si è ritrovata a Pian di Massiano per iniziare a preparare la sfida col Cesena e il grande trambusto del rientro non era stato certo dimenticato. Choc e paura. Chi ne ha viste parecchie, fa fatica a ricordare una contestazione dei tifosi biancorossi così feroce. Al rientro della squadra dalla trasferta di La Spezia c’erano circa trecento persone nella sede di Pian di Massiano.

ARRABBIATI e delusi per l’ennesima figuraccia stagionale, i sostenitori hanno sfogato la loro rabbia sul pullman della squadra. Non hanno neppure atteso che il mezzo arrivasse al cancello, hanno raggiunto il cavalcavia dove hanno esternato il loro malumore non solo a parole. Il vetro frantumato e i fumogeni all’interno avrebbero creato oltre che spavento anche fastidi per respirare a chi era l’interno. Spavento tra alcuni calciatori, pare che qualcuno sia rimasto scioccato anche a distanza di ore. Il presidente Massimiliano Santopadre e il direttore Goretti erano transitati poco prima, in macchina, al loro indirizzo qualche coro, ma niente a confronto di quello che hanno vissuto i calciatori. Spavento anche tra chi passava dalle parti di Pian di Massiano per andare al luna park. Una reazione eccessiva, figlia presumibilmente anche della tolleranza avuta in tantissime altre circostanze. Sull’episodio si è espressa ieri la società, condannando gli atti di violenza: «A fronte di quanto accaduto al rientro da La Spezia con riferimento all’atto di aggressione subìto dalla squadra attraverso il lancio di sassi e fumogeni all’interno del pullman, la Società intende dissociarsi in maniera chiara esprimendo piena solidarietà ai giocatori e ai componenti dello staff – fa sapere il club –. Nessun risultato negativo può giustificare comportamenti di tale violenza contro dei professionisti che cercano di fare al meglio il loro lavoro pur commettendo degli errori in un periodo di difficoltà sportiva. Siamo sempre pronti ad accettare critiche e dure contestazioni ma queste non possono mai oltrepassare il limite come accaduto ieri sera». «Come presidente e come uomo – spuiega Santopadre – mi sento umiliato e ferito da tali atti e in questo momento mi sento di essere sempre più vicino a squadra e staff tecnico. La Perugia calcistica sicuramente ieri ha perso una partita ma la Perugia che conosco non può commettere tali atti e distruggere tutto quello che di buono è stato fatto fino ad oggi tutti insieme. A protesta di quanto accaduto lanceremo un “urlo” di dissenso con un silenzio stampa fino a nuove disposizioni».