Santopadre: «Venite tutti al Curi e vinciamo, dobbiamo essere in ventimila»

Domani Perugia-Benevento, il presidente chiama a raccolta la città: «Prendiamoci la serie A»

Il presidente Massimiliano Santopadre

Il presidente Massimiliano Santopadre

Perugia, 30  maggio 2017 -  «Domandi sera lo stadio deve essere pieno: chi ama questa società deve venire al Curi, dobbiamo essere ventimila. Genitori, ragazzi, figli. Il presidente del Perugia e la squadra hanno bisogno di tutti voi». La carica giusta per vivere «una serata indimenticabile», la voglia di conquistare un sogno tutti insieme, «perchè se riempiamo davvero gli spalti vinciamo». Massimiliano Santopadre è un fiume in piena. Il numero uno biancorosso, in vista della semifinale di ritorno, chiama a raccolta la città: «Perchè la serie A è di tutti», dice. Non vuole sentire parlare di errori commessi nella sconfitta a Benevento o di torti arbitrali. L’obiettivo sul quale concentrarsi adesso è e resta uno solo: «Vincere, perchè con un successo siamo in finale».

Il presidente del Grifo racconta di avere il «morale più nero che grigio» dopo la sconfitta immeritata dell’andata, e di aver raggiunto Pian di Massiano per «stare vicino ai ragazzi e per vivere con loro queste giornate meravigliose». «A Benevento abbiamo giocato benissimo e interpretato nel modo giusto la gara – le sue parole –. Siamo partiti forte, poi c’è stato un ritorno dei padroni di casa, ma la partita è stata sempre in nostro controllo. Abbiamo messo paura agli avversari, una squadra costruita a fior di milioni di euro per vincere il campionato. Malgrado questo ko dobbiamo essere fiduciosi, bisogna crederci e pensare positivo».

Presidente, al Curi serve solo la vittoria per passare il turno.

«Mi è piaciuto il nostro allenatore quando a fine partita, dopo l’1-0, ha detto che è andata meglio così. Martedì in campo avremo solo un risultato e dobbiamo vincere. Voglio una squadra cattiva e cinica, nel calcio conta la cattiveria agonistica. L’importante è non essere leziosi come nelle prime cinque partite di campionato. Abbiamo tutti voglia di conquistare il traguardo».

Torniamo alla gara del «Vigorito»: Il gol di Di Carmine era da annullare?

«Dalla tribuna mi è sembrata strana la tempistica, la decisione di non convalidare la rete è arrivata dopo qualche minuto. Ma era fuorigioco, punto. Non c’è nulla da recriminare. Il Perugia vuole andare in Serie A con merito. Se dovessi pensare male non farei più calcio, mollerei subito tutto. Come sbagliano i giocatori, possono commettere degli errori anche gli arbitri».

A proposito, è stata una sconfitta decisa dagli episodi...

«Voglio subito dire che Gnahorè sarà anche l’anno prossimo del Perugia. E’ un giocatore molto forte, ragazzo straordinario, è uno che resta in campo anche se infortunato, ci piace. Eddy siamo con te, buttati tutto alle spalle. Anche io ho commesso degli errori e così si migliora. L’importante è che si cresca, perseverare è diabolico».

Ora tutti al «Curi»: c’è una partita da vincere.