"Caso-Galilei", cattedre a rischio: mancano all’appello 150 iscritti

Il calo delle ‘immatricolazioni’ potrebbe ripercuotersi sull’organico

L’assemblea infuocata  del «Galilei» che si è tenuta nei giorni scorsi

L’assemblea infuocata del «Galilei» che si è tenuta nei giorni scorsi

Perugia, 26 febbraio 2017  – Il caso-Galilei (lo Scientifico nella bufera per problemi di rapporti tra la preside e il Consiglio d’Istituto, legati soprattutto alla gestione della scuola) inizia a preoccupare anche sul fronte sociale e su quello dell’occupazione. La perdita delle 150 "matricole", come fatto notare da più parti, si traduce di fatto nell’azzeramento di circa cinque classi e va da sé che se il prossimo anno ci saranno meno studenti serviranno anche meno insegnanti.

Dunque il rischio è che si perdano per strada posti di lavoro, cattedre, contratti di supplenza che per molti precari storici significano comunque un passo avanti verso la stabilizzazione. Sulla vicenda non è tardata ad arrivare anche la voce della politica. Dopo l’intervento della presidente Donatella Porzi si fa sentire anche quella di Andrea Liberati del Movimento 5 Stelle.

"Sarebbe bene ascoltare tutte le campane, prima di lanciarsi in giudizi che rischiano di scontare la carenza di piena informazione. E’ questa l’impressione che traggo, stando alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni presidente dell’Assemblea regionale. Dinanzi a una situazione fuori controllo e di vicende molto circostanziate– dice il consigliere – occorre pertanto grande cautela. E’ infatti emerso che, sia numerosi professori che le famiglie e gli alunni, abbiano attestato con precisione le inefficienze amministrative, didattiche e il vulnus relazionale tra direttrice scolastica, corpo docente, studenti e genitori. Sono state prodotte rimostranze sistematiche, ampiamente riportate dai mezzi di informazione locale e chiaramente ribadite nel corso dell’assemblea di istituto del 22 febbraio scorso. Non è utile alla comune causa dell’istruzione soffermarsi su qualche sporadico fischio, preoccupandosi più della forma che della sostanza. In queste settimane, la reazione dei ragazzi è stata matura e responsabile, mentre, su più fronti, latitano concrete risposte da parte dei vertici scolastici. Da approfondire le asserite anomalie di bilancio, fenomeni che hanno provocato addirittura il commissariamento della scuola".

Il commissario: il tecnico nominato dal provveditorato arriva con tutta probabilità all’inizio della settimana. Si è appreso che non è umbro ed ovviamente è un esperto di bilanci. Il lavoro del commissario, come chiarito dal vertice della scuola umbra Sabrina Boarelli, non va assolutamente a rallentare l’attività didattica del Liceo, dove proseguono le lezioni con regolarità. Intanto domani mattina via alla manifestazione studentesca. Il corteo partirà dalla scuola alle 8,30 per arrivare in Piazza IV Novembre. Gli insegnanti con il giorno libero o l’ora disponibile hanno dato la loro adesione al corteo.