Perugia, 16 settembre 2012 - IL PERUGIA è sempre più solo al comando. Invece, per il resto, è in ottima compagnia, di almeno novemila tifosi. A completare il teatro, oltre mille sostenitori arrivati da Gubbio. Alla fine fa festa solo la curva biancorossa che al novantesimo abbraccia i Grifoni vittoriosi. Lo spettacolo è sugli spalti e tutto sommato anche in campo. A tratti è forse più una lotta, una sfida che il Gubbio vince, almeno all’inizio, sul piano agonistico, ma le fiammate dei giocatori dal tasso tecnico più elevato fanno divertire i diecimila giunti al Curi e portano il Perugia alla vittoria finale. Nella prima parte i biancorossi di Battistini subiscono in mezzo al campo, provano a sfondare sulle fasce, ma senza il supporto adeguato dei mediani, più lenti e in inferiorità numerica in quella zona del campo. La rete di Di Tacchio spezza l’equilibrio e le gambe dell’avversario. Il Perugia, liberato e più libero, può iniziare le sue danze nella ripresa. Con Clemente che torna a fare la differenza.

A SPEZZARE l'’inizio, confusionario in generale e più aggressivo da parte del Gubbio, ci vuole un colpo di genio e arriva da Clemente che raccoglie l’invito di Esposito (9’) e da trenta metri lascia partire un destro di prima intenzione che finisce di poco sopra la traversa. Un piccolo gioiello, per scaldare le mani dei presenti. Due minuti più tardi il capitano ci riprova ma con esiti meno brillanti. Il Gubbio corre, cerca di far valere la superiorità a centrocampo, con un modulo duttile e con Boisfer davanti alla difesa nel raggio d’azione di Clemente. Il Perugia allarga ulteriormente gli esterni per cercare di sfondare dove ci sarebbe più aria, Politano è il più vivace, ma gli appoggi del centrocampo sono spesso imprecisi. La prima conclusione, fuori misura del Gubbio, arriva al ventiduesimo con Baccolo. Il ritmo degli ospiti è alto, la pressione asfissiante.

Il Perugia si affida all’estro dei suoi pezzi da novanta: Clemente si libera di Radi, serve Ciofani (32’), ma la conclusione dell’attaccante biancorosso, dal limite, è di facile presa per Venturi. E’ un buon momento per il Grifo, con il capitano che si esalta nel dialogare con Politano e regala ai diecimila presenti chicche e con colpi di tacco. E sempre dalla stessa posizione, dal vertice destro (39’) dell’area, Clemente punta Venturi, costretto a deviare sopra la traversa il colpo a effetto del numero dieci. E quando l’arbitro si prepara a fischiare la fine del primo tempo, il Perugia passa in vantaggio con Di Tacchio (44’). Dagli sviluppi di un calcio d’angolo, il centrocampista raccoglie la respinta e in scivolata, di sinistro, pesca l’angolino.

RIPRESA. Il Perugia con il gol allo scadere si galvanizza, mentre il Gubbio accusa il colpo e nella ripresa ci vuole un ottimo Venturi per neutralizzare il colpo di testa ravvicinato di Rantier (8’). Ora lo spettacolo non è solo sugli spalti, ma anche in campo. Con i biancorossi che spingono per chiudere la gara. Coppola richiama Baccolo e inserisce Bazzoffia, ma l’occasione per gli ospiti la crea Caccavallo che si accentra e con un bel sinistro costringe Koprivec alla deviazione in angolo (17’).
Battistini inserisce Moscati per dare un po’ più di equilibrio alla squadra, Coppola opta per Galabinov al posto di Palermo per tentare il tutto per tutto. Il Perugia ha perso un po’ della verve, il Gubbio prova a guadagnare metri, Battistini toglie Ciofani (fischiatissimo dalla curva occupata dai tifosi del Gubbio) e gioca la carta Tozzi Borsoi. Ma il Gubbio ha la sua chance da calcio d’angolo, con Politano che sulla sua linea di porta sventa la minaccia di Bartolucci. Il terzino pochi minuti più tardi lo stende da dietro e becca il rosso. Il Perugia invece stende definitivamente il Gubbio a cinque minuti dal termine con Romano Tozzi Borsoi (40’) che raccoglie un assist-gioiello del capitano e realizza.
di Francesca Mencacci