Assisi ospita Wim Wenders

Il grande regista tedesco avrebbe avviato contatti con il Sacro Convento

Wim Wenders

Wim Wenders

Assisi, 20 ottobre 2016 - Doveva essere una visita in incognito, rigorosamente top secret. Ma la sua presenza, ovviamente, non è sfuggita agli appassionati del grande cinema che hanno amato i suoi tanti film di culto e di successo. Wim Wenders, grande regista tedesco, considerato uno dei maestri del cinema europeo, in questi giorni è ad Assisi. E si allunga così l’elenco delle celebrità che scelgono la città serafica come luogo dove fermarsi per riposare o per trarre ispirazione. Sono molti gli assisani che hanno visto e riconosciuto il regista mentre camminava tra vicoli e locali di Assisi. Non si sa se la presenza di Wenders in Umbria sia dovuta a motivi privati e personali o a ragioni professionali anche se pare che abbia avviato contatti con i Frati del Sacro Convento per un progetto che potrebbe essere svelato nei prossimi giorni.

Di certo Wenders in questi giorni ha molto da fare in Italia. Venerdì mattina, ad esempio sarà a Roma, nella Sala Pietro da Cortona in Campidoglio, per ricevere il Premio Europeo «Capo Circeo», ideato per promuovere l’amicizia, la fratellanza e l’integrazione tra i popoli europei e tra i loro governi. Tra i premiati, con il regista, ci sarà anche l’imprenditrice umbra Nicoletta Spagnoli e poi Lucio Caracciolo e Gaia Servadio, Caroline Noirot, ad della casa editrice francese ‘Les Belles Lettres’, il Nobel per l’economia Christopher Pissarides, il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, il regista e coreografo di origine russa Micha van Hoecke. A settembre invece Wenders è stato protagonista alla Mostra del cinema di Venezia dove ha portato in concorso «Les beaux jours d’Aranjuez», film in 3D con Reda Kateb, Sophie Semin, Jens Harzer e la partecipazione del cantautore Nick Cave.   Con la sua opera, Wenders ha segnato la storia del cinema, raggiungendo il successo internazionale come pellicole quali «Lo stato delle cose», «Alice nelle città», «Paris, Texas» (Palma d’oro a Cannes nel 1984) e poi «Il cielo sopra Berlino» fino all’Orso d’oro alla carriera al Festival del Cinema di Berlino nel 2015.