E ad «Appy Days» spunta Sollecito

L’ingegnere partecipa a un laboratorio di informatica nell’evento di Todi. Organizzatori sorpresi

Raffaele Sollecito

Raffaele Sollecito

Perugia, 29 settembre 2014 - PER UN PO’ nessuno lo ha riconosciuto. Era entrato in incognito, si era seduto tra il pubblico ed era passato sostanzialmente inosservato. Ma, quando si è alzato in piedi per fare una domanda, ecco la sorpresa: quel ragazzo con i capelli lunghi in platea era Raffaele Sollecito, l’ex studente accusato insieme ad Amanda Knox dell’omicidio di Meredith Kercher e nuovamente condannato nel secondo processo d’appello terminato a Firenze nel gennaio scorso.  

SOLLECITO, che attende ora la sentenza definita della Cassazione alla quale ha presentato ricorso contro la condanna, può — almeno per adesso — girare l’Italia da uomo libero. E in questa veste si è presentato a sorpresa ad «Appy Days», il primo evento in Italia dedicato completamente al mondo delle ‘app’ che si è concluso ieri pomeriggio a Todi. Sollecito, giova ricordarlo, ha conseguito la laurea specialistica in informatica nel luglio scorso all’Università di Verona, dopo aver ottenuto quella triennale nel 2008, mentre era detenuto nel carcere perugino di Capanne. L’ingegnere di Giovinazzo è dunque un esperto, oltre che un grande appassionato del settore informatico e per questo ha evidentemente deciso di prendere parte all’evento tuderte. Sia chiaro: Sollecito non aveva ricevuto alcun invito ufficiale da parte degli organizzatori. Né, tantomeno, è intervenuto da relatore al meeting sullo sviluppo delle piattaforme Android, come invece aveva fatto Francesco Schettino in un altro convegno alla «Sapienza» di Roma sollevando un vespaio di polemiche. L’ingegnere pugliese ha partecipato da semplice spettatore in un evento a ingresso libero per il pubblico, suscitando peraltro la sorpresa degli stessi organizzatori e degli altri partecipanti.

A UN CERTO PUNTO del dibattito, Sollecito è intervenuto e poi ha partecipato a un laboratorio che si è tenuto ieri pomeriggio nella Sala della Giunta, all’interno dei palazzi Comunali di Todi. L’argomento era «Ora et labor... App», un incontro insieme ad esperti del Dipartimento di informatica e matematica dell’Università di Perugia dedicato a coloro che sono interessati a sviluppare applicazioni per la piattaforma Android, la più importantesul mercato insieme a quella della Apple. All’Università di Verona, Sollecito si era laureato discutendo una tesi che riguardava anche il suo caso giudiziario. In particolare, Sollecito aveva analizzato i social network esaminando sul web i flussi di innocentisti e colpevolisti sull’omicidio di Meredith. Ora questa nuova ‘puntata’ in Umbria che, di certo, non è passata sotto silenzio. R. Bor.