Terni, ecco quanto guadagneranno i nuovi assessori comunali

Il sindaco, già senatore negli anni passati, rinuncia a quasi tutta la sua indennità.A prendere di più sarà il vice sindaco Francesca Malafoglia

Un'immagine tratta dalle recenti elezioni amministrative, del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo

Un'immagine tratta dalle recenti elezioni amministrative, del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo

Terni, 16 luglio 2014 - Il sindaco, Leopoldo Di Girolamo è quello che prenderà di meno: appena 563 euro al mese che verserà interamente al Partito democratico di cui è espressione (in realtà sarebbe espressione anche di CittAperta, ma questa è un'altra storia). Va comunque ricordato che lo stesso Di Girolamo è stato Senatore della Repubblica nella 14esima e 15esima legislatura. Ad ogni buon conto, la nuova Giunta comunale di Terni ha deliberato riguardo le indennità di carica di sindaco e assessori e ognuno si è un po' aggiustato la coperta (le indennità di carica sono previste dalla legge e la Giunta ha comunque inteso operare una riduzione delle somme spettanti) a seconda delle proprie esigenze professionali in relazione, appunto, sia all'impegno che l'amministrazione della cosa pubblica gli richiederà sia alla situazione patrimoniale generale. Ecco quanto "guadagneranno" gli amministratori di Terni da qui al 2019 (tutte le cifre si intendono al lordo e al mese): il sindaco Leopoldo Di Girolamo (PD) 563 euro, il vice sindaco Francesca Malafoglia (SEL) 4.009,64 euro, Stefano Bucari (PD) 3.279,81 euro, Francesco Andreani (tecnico) 2.951,74 euro, Giorgio Armillei (tecnico) 3.279,81 euro, Daniela Tedeschi (CittAperta - Terni Dinamica) 2.951,74 euro, Carla Riccardi (tecnico) 1.639,85 euro, Cristhia Falchetti Ballerani (tecnico) 2.951,74 euro, Emilio Giacchetti (PD) 3.279,51 euro, Vittorio Piacenti D'Ubaldi (PSI) 2.951,74 euro.

"Con la delibera di oggi - dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo - abbiamo inteso confermare un atteggiamento responsabile in considerazione del contesto sociale in cui siamo chiamati a svolgere anche questo mandato amministrativo e del fatto che abbiamo davanti a noi un impegno straordinario nell’amministrazione della città. Terni resta comunque tra i pochi Comuni in Italia i cui amministratori hanno assunto una delibera di questo tipo”. "Ogni assessore ha preso in autonomia la decisione sul taglio della propria indennità, ma – continua il sindaco – è opportuno far notare che sono state previste soluzioni diverse e ulteriori rispetto ai tagli. E’ infatti anche previsto l’impegno di parte dell’indennità percepita con destinazione a progetti di valenza sociale attualmente in carico al bilancio dell’amministrazione comunale".