Silvano Spada: «Basta con l’apparire. La cultura ci salverà...»

Il direttore del Todi Festival spiega la scelta di rendere gratuiti tutti gli eventi dell’edizione 2015 Apre il musical «Cabaret» e chiudono le note classiche. Omaggio al poeta Franco Califano

GRAN FINALE Il Maestro Mattieu Mantanus dirigerà  il concerto di chiusura del Todi Festival il 30 agosto

GRAN FINALE Il Maestro Mattieu Mantanus dirigerà il concerto di chiusura del Todi Festival il 30 agosto

Todi, 25 maggio 2015-«Non siamo ‘superdotati’ come altri festival ma i soldi non sono tutto. Quello che conta è la proposta culturale». Silvano Spada, direttore artistico del «Todi Festival» spiega così la scelta rivoluzionaria di proporre tutti gli eventi a ingresso gratuito, perchè la fruizione possa essere totale, anche a chi non ha mezzi o a chi magari non ha mai avuto l’occasione di avvicinarsi al teatro. Dal 21 al 30 agosto la manifestazione (costo 300mila euro solo in parte coperto da Regione e Comune, molti gli sponsor privati), aprirà gli eventi a tutti nel segno della Germania.

Perché proprio il Paese della Merkel, non certo amatissima dagli italiani?

«Al di là degli spread, della Bundesbank e della politica del rigore – replica Spada –, siccome per noi alla base del festival c’è la cultura, non potevamo ignorare che la Germania è la patria di grandi musicisti, scrittori, scienziati, filosofi. E poi – ammette –, c’è anche l’obiettivo di attirare turisti da portare a Todi e in Umbria».

Occasione che gli albergatori e gli operatori di settore dovranno essere pronti a cogliere.

«Infatti. Sono loro a doversi promuovere offrendo pacchetti vantaggiosi approfittando degli eventi del Festival».

Dieci spettacoli, tutti rigorosamente inediti, per un cartellone variegato che spazia tra prosa, musical, concerti, rassegne di cinema d’autore, mostre ed eventi disseminati nei palazzi storici, nei chiostri e nei giardini del Tuderte. Qual é lo spettacolo su cui Spada scommette di più?

«Sicuramente quello inaugurale ‘Cabaret’, un musical di grande successo con il quale celebriamo i 25 anni dal debutto in Italia del genere proprio a Todi. Ma tengo moltissimo anche al mio spettacolo dedicato a Franco Califano, con Mita Medici. Sullo sfondo la loro grande storia d’amore che Mita, per la prima volta ‘ufficializza’ pur se era notizia di dominio pubblico all’epoca. Califano è stato un grande poeta. Il mio è un omaggio dovuto».

La rassegna di cinema?

«Punterà su Wenders ma anche Fassbinder. Un regista che ha influenzato il cinema mondiale, da far conoscere ai giovani. Ovviamente eviteremo i film più audaci...».

Torna a Todi anche Maurizio Costanzo in veste di autore.

«Un grande piacere. Festeggerà il suo compleanno proprio la sera della prima. Sono felice di questa occasione. Gelosie? Nessuna. Quando fu nominato direttore artistico del Todi Festival in passato, fui il suo primo fan...».

Protagonista della sua commedia è Maurizio Micheli.

«Un grande. Saper far ridere non è facile. Il programma mira a far riflettere sui grandi temi contemporanei, compreso il bisogno di spiritualità, ma in modo garbato. Odio l’intellettualismo triste. Si può dire basta alla società dell’apparire anche col sorriso sulle labbra».

Il gran finale?

«Sarà in musica. Un concerto dedicato ai grandi compositori tedeschi nel Tempio di San Fortunato con un’orchestra che mira ad allargare il pubblico della musica classica. C’è bisogno di cultura. Per dirla con Dovstojevskii, solo la ’bellezza’ salverà il mondo...».

Donatella Miliani