Salvini accolto con insulti e sputi a Marsciano. E Perugia lo attacca sul web

Una ventina di contestatori contro il leader leghista: "Torna a casa tua, nazista". Creato l'evento Facebook nel capoluogo 'Mai con Salvini, Perugia non ti vuole' LE CONTESTAZIONI A SALVINI - FOTO

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Marsciano, 15 maggio 2015 - Momenti di tensione questa mattina all'arrivo di Matteo Salvini a Marsciano, in provincia di Perugia, dove ad attenderlo ha trovato una ventina di contestatori che hanno accolto il leader della Lega con striscioni e insulti.

Salvini alle urla di "nazista" e "torna a casa tua" ha risposto tirando baci al gruppo di contestatori uno dei quali, però, è riuscito ad avvicinarsi al leader della Lega e a sputargli. Dietro ad un grande striscione con su scritto 'Salvini torna a casa tua' il piccolo corteo ha seguito il leghista durante tutta la sua visita nel Comune umbro tenuti a distanza da carabinieri e polizia.

"Questi sono dei poveretti e non è l'Umbria, sono persone che hanno dei problemi": così il leader della lega Matteo Salvini ai giornalisti dopo la contestazione a Marsciano, una delle tappa del suo tour in Umbria per le regionali. "Guardateli in faccia, sono tutti clandestini lo dicono loro, sono clandestini in Umbria" ha affermato il segretario del Carroccio. "Vorrei che non io - ha aggiunto Salvini - ma le persone normali di Marsciano piuttosto che di Perugia, potessero ascoltare delle idee dal candidato governatore senza avere fastidiosi contorni, sputi, lanci di oggetti". In Umbria la Lega sostiene il candidato di centro destra Claudio Ricci.

Gli oppositori della Lega si mobilitano anche a Perugia, dove il leader del Carroccio è atteso per le 18,30. Nel capoluogo, a partire dalle 16, è stato organizzato l'evento 'Mai con Salvini Perugia non ti vuole' che sta raccogliendo sulla pagina Facebook un numero crescente di adesioni. Nel post, tra l'altro, si legge che l'iniziativa si incardina in una precedente "bella discussione sul ruolo che oggi la Lega di Salvini svolge come collante fra le nuove destre, come veicolo di istigazione all'odio razziale e di genere. Vista l'importanza di ribadire che Perugia, città culturalmente antifascista, antisessista e antirazzista, ripudia qualsiasi forma di discriminazione ed autoritarismo - prosegue il post - lanciamo un grande appuntamento di mobilitazione, una festa di strada".