La neonata prematura vivrà grazie all'operazione di alta chirurgia

Intervento "ad altissimo rischio" a Perugia su una neonata di un chilo di peso alla nascita: la malformazione impediva al suo cuoricino di funzionare regolarmente

Sala operatoria

Sala operatoria

Perugia, 26 maggio 2015 - Una neonata prematura di meno di 1 chilo alla nascita, in scompenso cardiaco, renale e respiratorio, è stata sottoposta a Perugia a un delicatissimo intervento chirurgico dall'équipe del professor Temistocle Ragni (primo operatore il dottor Gino Di Manici, aiuto dottor Stefano Pasquino, anestesista dottoressa Simonetta Tesoro, cardiologa dottoressa Stefania Troiani), per "intervenire sull'aorta con accesso toracico laterale sinistro, individuando e chiudendo il 'Dotto di Botallo', la cui pervietà condizionava l'insufficienza multi organica della bimba".

La malformazione impediva al cuoricino della bimba di avere un funzionamento regolare. La notizia è stata comunicata dall'ufficio stampa dell'Azienda Ospedaliera perugina. Dopo il lungo intervento, il "dotto" è stato chiuso, isolato mediante l'applicazione di due emo clip metalliche e così la malformazione è stata corretta consentendo un pieno e definitivo avvio di guarigione della neonata.

"Si tratta di interventi ad altissimo rischio che fino a qualche anno fa non venivano eseguiti al Santa Maria della Misericordia di Perugia, ma in ospedali pediatrici come il Meyer di Firenze o il Bambin Gesù di Roma", commenta il dottor Gino Di Manici.

Nella struttura di cardiochirurgia sono stati già portati a termine quaranta interventi simili. La neonata si trova nella struttura di terapia intensiva neonatale, dove dovrà rimanere ricoverata fino al raggiungimento di circa 3 chili di peso; viene alimentata dal latte prelevato della banca interna del reparto neonatale che si avvale della donazione di mamme con latte in esubero.