Shopping estivo col freno a mano. "Speriamo sullo Sbaracco"

L'assessore Casaioli: "Anche i saldi vanno a rilento"

Cristiana Casaioli

Cristiana Casaioli

Perugia, 29 luglio 2016 - A circa  un mese dall’inizio dei saldi estivi (le svendite sono partite ufficialmente il 2) è tempo di fare i primi bilanci sull’andamento dello shopping a prezzi scontati. A tirare le somme è la Confcommercio che però, a conti fatti, non è per niente soddisfatta. «Le vendite – spiega il presidente della Federmoda Carlo Petrini – non sono andate bene come ci si aspettava. I saldi sono partiti molto fiacchi anche nei week-end e, contrariamente ai nostri calcoli, la spesa media delle famiglie è stata inferiore a quella prevista».

Secondo le stime  dell’Ufficio studi Confcommercio, infatti, ogni famiglia avrebbe speso in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo circa 232 euro, per un valore complessivo intorno ai 3,6 miliardi di euro. Ma le previsioni, secondo gli addetti ai lavori, si sono rivelate al disopra dei dati effettivi. E la conferma arriva anche dall’assessore al commercio Cristiana Casaioli, che spiega: «Per la prima volta in questi ultimi anni di crisi – afferma – neanche i prezzi al ribasso sono riusciti a rimettere in moto i consumi. E non si capisce perché. Forse sta incidendo in maniera negativa anche il fattore psicologico e di sicuro l’allarme terrorismo non invoglia a fare acquisti, fatto sta che questa edizione estiva delle svendite è partita male già dalle prime battute». Ma se nemmeno i saldi riescono a dare ossigeno allo shopping cosa si devono inventare i commercianti per invogliare i consumatori ad entrare nei negozi? «Lo Sbaracco – dice Casaioli – diventa veramente l’ultima spiaggia, l’ancora cui aggrapparsi per svuotare gli scaffali e i magazzini».