Giovedì 25 Aprile 2024

Sì, Saverio è "maturo": avrà il diploma postumo

Oggi a Marsciano la consegna dell’attestato per il ragazzo scomparso lo scorso 23 giugno

Saverio Marinelli

Saverio Marinelli

San Venanzo, 20 dicembre 2014 - Alla fine Saverio Marinelli riceverà il diploma di maturità per cui tanto si era impegnato e che soltanto per il brutto scherzo di un destino crudele non è riuscito a stringere tra le mani. Questione di giorni: la morte si è portata via il "giovane cuore bionico" di San Venanzo, così come il ragazzo era stato affettuosamente soprannominato in paese, proprio quando stava per diplomarsi. Ma Saverio, venuto a mancare il 23 giugno 2014 all’ospedale Bambino Gesù di Roma, dove aveva ricevuto nel 2010 un cuore artificiale, potrà coronare il suo sogno e, da lassù, assisterà alla cerimonia che tante volte aveva immaginato di vivere. Per la prima volta infatti il Ministero consegnerà un attestato ‘postumo’ a un ragazzo che non c’è più; un gesto dal grandissimo valore simbolico per tutti quelli che hanno vissuto giorno dopo giorno insieme a Saverio Marinelli, afflitto dalla sindorme di Duchenne, una distrofia muscolare che colpisce soprattutto i bambini.

Saverio era stato più forte della malattia, voleva studiare, si impegnava tra i banchi di scuola superando le difficoltà di una patologia terribile. Oggi, all’Auditorium dell’oratorio di Marsciano, è stata organizzata una giornata per ricordarlo alla quale parteciparenno i suoi familiari, gli insegnanti, i compagni di scuola, i volontari del gruppo Telethon e alcuni medici che lo hanno assistito in questa lunga battaglia. Il via alle 10.30 con i saluti delle personalità presenti e con intermezzi musicali affidati alla band Vhs del liceo «Salvatorelli di Marsciano»; poi verrà proiettato un video con le lettere e le testimonianze di chi ha conosciuto Saverio in questi 19 anni, dai compagni di classe ai genitori, dalle insegnanti allo staff dell’ospedale. Il momento tanto atteso, quello della consegna del diploma, arriverà intorno alle 12; trattenere le lacrime, allora, sarà difficile.

E lo sa anche papà Marsilio: "Saverio – spiega il padre del ragazzo – ci teneva molto a completare il suo percorso scolastico, perché a scuola riusciva a sentirsi ‘meno diverso’ e gli anni del liceo sono stati per lui molto importanti. Lì mio figlio ha trovato un ambiente da cui non solo è stato accettato, ma anche coinvolto; si sentiva parte del gruppo. Il fatto che se ne sia andato proprio alla fine del percorso scolastico è un segno, la chiusura di un cerchio. Sono sicuro che Saverio da lassù sarà contento, ma vogliamo cogliere quest’occasione per ringraziare due persone che gli sono state particolarmente vicine: il suo insegnante di sostegno, Antonio Alessandria, e Ettore Turchi, operatore che lo seguiva a casa". Ma insieme alle lacrime ci saranno anche tanti sorrisi, quei sorrisi che Saverio sapeva regalare e che non mancavano mai sul suo viso.

Luca Vagnetti