Runner scomparso nel 2012, il cugino: "E’ uno strazio, ma eravamo preparati al peggio"

Fabio Riccini: ‘Aspettiamo il dna ma è quasi certamente il povero Danilo’ / RESTI UMANI SUL MONTE BOVE: POTREBBERO ESSERE DI DANILO RICCINI

Ussita (Macerata): Danilo Riccini, il corridore perugino scomparso sul monte Bove

Ussita (Macerata): Danilo Riccini, il corridore perugino scomparso sul monte Bove

Perugia, 1 ottobre 2014  - « IL DESTINO di Danilo, in un certo senso, era già stato segnato mesi fa, quando in quella zona venne ritrovata una scarpa e da lì si risalì al suo dna» . A parlare è Fabio Riccini, cugin o del runner di 52 anni scomparso nel maggio 2012 e il cui corpo è stato ritrovato lunedì dagli uomini del Soccorso Alpino in un canalone sul versante marchigiano del Monte Bove.

IL CUGINO , con compostezza e lucidità, riferisce anche a nome degli altri parenti che la famiglia era ormai preparata a questo tragico epilogo , e che le speranze di ritrovare Danilo vivo si erano affievolite già da tempo, nonostante non fossero mai state interrotte le ricerche. « E’ chiaro — prosegue Riccini —, anche se si trattava quasi di una morte annunciata il dolore che proviamo è tantissimo. Per me, figlio unico, Danilo era come un fratello. Siamo cresciuti insieme e abbiamo condiviso per alcuni anni anche l’attività imprenditoriale all’interno dell’azienda di famiglia. Io sono rimasto, lui ha scelto un altro percorso lavorativo, ma siamo sempre stati molto uniti, nonostante le divers e vicende professionali » .

ORA LA FAMIGLIA Riccini, titolare di un’azienda di irrigazione a Ponte Felcino, è in attesa delle spoglie del proprio caro, attualmente nell’obitorio di Camerino dove sar à eseguit o il test del d na per l’identificazione certa del cadavere. Anche se gli in vestigatori sono praticamente sicuri che i resti siano proprio di Danilo, visto il luogo del ritrovamento e altri particolari che fanno pensare all’ umbro scomparso due anni fa. Intanto la famiglia ringrazia gli uomini del Soccorso Alpino che per così lungo tempo hanno portato avanti le ricerche, in zone spesso impervie e in condizioni disagiate. Tutto pur di non vanificare la speranza di ritrovarlo.

DANILO , che correva a livello agonistico ed è stato impegnato anche in competizioni nazionali, probabilmente ( come ipotizza lo stesso cugino ) è finito in quel canalone dei Sibillini per una distrazione che si è rivelata fatale, piuttosto che, come ritengono alcuni, in seguito a un malore.