E45, stangata per rientrare nei costi. Lo scarso traffico impone il super pedaggio

Previsti solo 20mila veicoli al giorno contro i 30mila dell'autostrada

La E45

La E45

Perugia, 30 luglio 2014 - Perché  il pedaggio della E45 costerà il doppio rispetto a una normale tariffa autostradale? Perché gli umbri – e non solo loro – dovranno tirar fuori certe cifre per transitare su lla quattro corsie? E perché sono previsti persino leggeri incrementi con il passare degli anni? I motivi sono molteplici , naturalmente, ma di certo per poter recuperare quell’investimento da 1,8 miliardi di euro la Società che realizzerà l’ intervento dovrà praticare certe tariffe. In sotanza  i flussi di traffico non saranno da record e quindi per poter far quadrare i conti ci sarà bisogno di una sonora « stangata » .

Dal Piano economico e finanziario (Pef) emerge che il livello tariffario dovrà essere tale da consentire non soltanto la copertura dei costi del servizio reso all’utenza, ma anche la remunerazione adeguata del capitale (sia proprio che di terzi). Oltre a ciò c’è la durata della concessione , che dovrà consentire l’ammortamento dei debiti a medio/lungo termine e un’adeguata modulazione dell’ammortamento finanziario. I l Pef dell ’ autostrada Mestre - Orte rivela infatti alcuni significativi aspetti della questione, a cominciare proprio dalle percorrenze annuali.

L'ultimo c alcolo dei flussi (che è relativo al 2006) rivela che i veicoli leggeri che u tilizzano la E45 sono 17.720 al giorno, a fronte di una media nazionale che nelle autostrade è invece pari a 31.228 automezzi. E’ a partire da questo dato che è stato effettuato un calcolo scientifico molto accurato nel quale viene spiegato che con l’introduzione del pedaggio le vetture subiranno all’inizio un lieve decremento (proprio per la tariffa elevata che subirà anche degli incrementi), mentre poi ci sarà una lenta ma costante risalita.

Ecco dunque  che nell’anno dell’apertura di una parte del tratto autostradale (nel 2020) si dovrebbe scendere a 15.891 veicoli, mentre due anni dopo conquistare circa mille unità (16.782) e superare il muro delle ventimila auto giornaliere nel 2033 (20.865). La stima riguarda naturalmente anche i mezzi pesanti, la cui crescita è invece molto più importante: 4.708 al giorno nel 2 . 020, 6.718 nel 2022 per arrivare fino a 8.660 nel 2033. E qui balza  agli occhi che i Tir che transiteranno sulla Mestre-Orte saranno più numerosi di quelli che in media usano le autostradale: otto mila circa nella E45 contro i 7.500 che quotidianamente scelgono le autostrade italiane dei diversi gestori.

Intanto la Cna Umbria è pronta alla mobilitazione generale: «Diciamo un no deciso, senza se e senza ma, alla possibilità di far pagare anche agli umbri il pedaggio sulla E45, e siamo pronti alla mobilitazione generale, mettendo in campo qualsiasi iniziativa per scongiurarlo». La polemica infatti riguarda sempre l’ipotesi di un esonero del pedaggio da parte dei cittadini locali che altrimenti sarebbero penalizzati nella vita e nel lavoro quotidiani.

Michele Nucci