Reperti archeologici nascosti in case e in un pollaio:recuperati dai carabinieri

Forse venivano da siti dall'antica Apulia

I reperti archeologici ritrovati

I reperti archeologici ritrovati

Perugia, 21 luglio 2016 - Trentasei reperti archeologici risalenti al periodo compreso tra il V e III secolo a.C. sono stati recuperati nei giorni scorsi dai carabinieri del comando provinciale di Perugia. Cinque le persone denunciate (due uomini e tre donne) per impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. Il valore si aggira intorno ai 15 milioni di euro.

Le opere – in gran parte vasi attici a figure rosse o con decorazioni a intarsio a foglia oro, provenienti da siti della Puglia – sono state scoperte in due abitazioni del Perugino (una a Castel del Piano e l’altra a Resina) e in un pollaio di Cannara. In quest’ultimo caso i reperti erano avvolti nella carta di giornali di dieci-quindici anni fa. «Nessun dubbio sull’autenticità dei reperti», ha spiegato l’archeologa Paola Bonacci in conferenza stampa. Gli indagati, secondo quanto riferito dagli investigatori, non sono classici tombaroli ma rivestono il ruolo di intermediari.