Rapinato e massacrato in centro

Giovane perugino aggredito per 50 euro. Erano in quattro

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Perugia, 27 luglio 2016 - Rapinato in centro e riempito di botte, tanto che è stato necessario il ricorso all’ospedale, da dove è stato dimesso ieri sera. E’ successo di notte ad una ragazzo di vent’anni che era salito sul’acropoli per cenare con alcuni amici. Il poverino, tramortito dalle botte e in stato confusionale, è stato ritrovato l’indomani steso su una sdraio della piscina dal custode del circolo sportivo dove è iscritto.

L’uomo ha subito chiamato i genitori e il 118, andando anche a presentare denuncia agli inquirenti. I sanitari hanno disposto il ricovero immediato all’ospedale, dove il giovane ha trascorso alcuni giorni a causa dei traumi riportati. Per fortuna non ci sono lesioni cerebrali. Sul caso sono ancora in corso le indagini del nucleo operativo dei Carabinieri della compagnia di Perugia, che stanno cercando di risalire agli autori del pestaggio anche in base alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza cittadine. Intanto, dai racconti del giovane, che è ancora molto confuso visto lo choc subito, si è appreso che i delinquenti sarebbero stati quattro: tre nordafricani e un rumeno. 

Dapprima i balordi hanno tentato di raggirarlo invitandolo a tirare fuori il portafogli, poi sembra che gli abbiano sfilato la carta d’identità e una banconota da cinquanta euro. Il ragazzo ha protestato, forse ha tentato di riprendersi i soldi e a quel punto si è scatenata la furia dei balordi. Un'"arancia meccanica" di una violenza inaudita, che ha visto l’accanimento di quattro contro uno. Per il giovane non c’è stato scampo, nessuna possibilità di difesa: lo hanno lasciato tramortito a terra e sono poi fuggiti.

Il poveretto si è ripreso e all’alba. Probabilmente per non allarmare i genitori che lo avrebbero visto in quello stato, sembra che si sia diretto al circolo che frequenta come socio per farsi una doccia e ripulirsi così il viso e il corpo dal sangue delle ferite. Ma nella zona della piscina sarebbe svenuto e si è accasciato su una sdraio. Di prima mattina, il responsabile ha aperto l’impianto si è trovato davanti il ragazzo tutto tumefatto e insanguinato che barcollava come uno zombi. Il giovane ha pronunciato qualche parola, ed è di nuovo svenuto. Da qui la segnalazione immediata alla famiglia, che ha poi provveduto a sporgere denuncia ai Carabinieri.