Venerdì 19 Aprile 2024

Rapina in banca a volto scoperto: arrestati due fratelli

Il circuito di videosorveglianza ha ripreso l'uomo che è stato "riconosciuto" nella banca dati dagli agenti della squadra mobile di Terni

Il giudice Tordelli

Il giudice Tordelli

Terni, 27 novembre - Così sicuro da mettere a segno una rapina a volto scoperto. Ma grazie alle riprese del circuito di videosorveglianza è stato identificato ed è finito in manette, con il fratello. I due, campani di 30 e 41 anni, sono accusati di avere compiuto una rapina nel novembre di un anno fa ai danni di una banca di via Romagna a Terni. Il minore è stato arrestato giovedì mentre al più grande il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere dove già si trovava.

I fratelli, armati di taglierino, l'8 novembre 2013, sono entrati nella filiale del Monte dei Paschi di Siena, minacciando gli impiegati. Dopo averli rinchiusi in un box, hanno atteso 20 minuti per l'apertura a tempo della cassaforte, per poi fuggire con un bottino di 55 mila euro. Solo il trentenne (risultato già inquisito in passato per rapina) aveva il volto coperto, mentre le riprese hanno mostrato chiaramente il volto del fratello, oltre che tutte le sequenze del colpo. Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Terni, hanno avuto una svolta il 24 ottobre scorso, quando il commissariato di Giugliano in Campania ha inserito nel sistema informatico del ministero dell'Interno la foto dell'uomo entrato in banca a volto scoperto.

Gli agenti della questura ternana hanno approfondito i controlli su di lui ed hanno visto che tra le sue frequentazioni più assidue c'era il fratello, che corrispondeva fisicamente al complice della rapina di Terni. Sulla base degli elementi raccolti il pm Raffaele Pesiri ha chiesto e ottenuto dal gip Simona Tordelli il provvedimento restrittivo, che ha raggiunto il fratello maggiore in carcere a Secondigliano, mentre il minore è stato arrestato questa mattina nella sua abitazione. Secondo la polizia sono almeno quattro le rapine compiute dai due, mentre dieci quelli al vaglio degli investigatori, tutte tra la Campania, il Lazio, l'Umbria e le Marche.